Ciccio e Tore, appello del padre a 15 anni dalla morte: «Riaprire le indagini»

Ciccio e Tore, appello del padre a 15 anni dalla morte: «Riaprire le indagini»
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Venerdì 24 Febbraio 2023, 07:53 - Ultimo aggiornamento: 17:48


Riaprire le indagini sulla morte di Ciccio e Tore Pappalardi i due fratellini scomparsi da Gravina nel giugno del 2006 e ritrovati morti in una cisterna all'interno di un'antica masseria nel centro di Gravina, circa un anno e mezzo dopo mentre i vigili del fuoco tentano di portare in salvo un bambino che era scivolato nella stessa cisterna. 

La richiesta del padre


È la richiesta formalizzata da Filippo Pappalardi padre dei due bambini. Una richiesta non nuova (le altre sono state rigettate dalla Cassazione) ma che si baserebbe su nuovi elementi. Lo scopo sarebbe quello di fare chiarezza sulla morte dei suoi figli ed accertare eventuali responsabilità da parte di terzi, facendo riferimento, per esempio, a qualcuno che, pur sapendo che i ragazzini si trovavano in una delle cisterne della " Casa delle 100 stanze" , non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione in tal senso.
«Sono troppi i punti oscuri di questa vicenda spiega Pappalardi raggiunto telefonicamente- ci sono persone, ragazzini ma probabilmente anche degli adulti, che hanno nascosto la verità e ora voglio capire perché lo hanno fatto.

Ci sono delle lacune nelle indagini e anche verbali della Procura che sono stati cambiati. Perché?». È una domanda che l'uomo non ha mai smesso di porsi manifestando tutto il desiderio di verità per «fare davvero giustizia sulla morte dei miei figli». 


Un uomo animato più dal desiderio di verità che dal senso di vendetta per ciò che egli stesso ha subito poiché dopo la perdita dei due bambini si è visto piovere addosso l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Rinchiuso in carcere per tre mesi è stato scagionato solo "grazie" al ritrovamento dei corpicini senza vita dei suoi figli, liberato da ogni accusa e risarcito con una somma di 65mila euro per l'ingiusta detenzione (un indennizzo, tra l'altro, considerato fin troppo esiguo dalla difesa). 

La scomparsa 15 anni fa


La vicenda di Ciccio e Tore per anni ha tenuto con il fiato sospeso l'intera comunità e ancora oggi a quindici anni di distanza dal ritrovamento, la vicenda suscita ancora emozioni nel ricordare la tragica fine di due bambini caduti per errore, o forse perché qualcuno li ha spinti? Domande vive nella mente di Pappalardi che insieme al generale Luciano Garofano ha ripercorso la vicenda tra le pagine del libro "Ciccio e Tore Il Mistero di Gravina" che sarà presentato, domani nell'auditorium della chiesa di San Pietro e Paolo, alle 18.30, alla presenza dei due autori: Luciano Garofano e Mauro Valentini, di Maria Gurrado, difensore di Filippo Pappalardi e dello stesso Pappalardi. 
Un libro che offre percorsi non solo narrativi ma anche indicazioni concrete da destinare agli inquirenti. Nei mesi scorsi infatti, Grofano è stato a Gravina per effettuare nuove indagini e nuovi rilievi nella Casa delle 100 Stanze alla ricerca di elementi fondamentali per la verità. Anche per il generale in congedo dell'Arma dei Carabinieri che nel 1992 si è occupato anche delle indagini sulla strage di Capaci, la storia di Ciccio e Tore è tutt'altro che conclusa.

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