Bus elettrici, 4 linee e 70 fermate: come sarà la metropolitana di superficie

Bus elettrici, 4 linee e 70 fermate: come sarà la metropolitana di superficie
Bus elettrici, 4 linee e 70 fermate: come sarà la metropolitana di superficie
di Samantha DELL'EDERA
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Venerdì 6 Ottobre 2023, 05:00

Il sistema di trasporto pubblico a Bari cambierà nei prossimi anni. Dal 2026 entrerà in funzione il Brt, il Bus rapid transit: bus elettrici che connetteranno diverse parti della città, come delle “mini” metropolitane di superficie. Ieri la giunta ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica da 160 milioni di euro.

«Ci siamo misurati con le grandi capitali europee – ha detto il sindaco Antonio Decaro - partendo dall’idea che Bari fosse pronta per un nuovo sistema di trasporto pubblico urbano connesso con le altre infrastrutture trasportistiche extraurbane e che avesse pressoché un impatto zero a livello ambientale.

La grande occasione rappresentata dai fondi del Pnrr ci ha permesso di dare corpo a questo progetto, che ha tutte le carte in regola per rivoluzionare il trasporto pubblico cittadino».

Le linee 

Saranno quattro le linee, blu, rosa, verde e lilla, tutte previste in sede riservata con preferenziazione semaforica, percorse da 42 bus elettrici da 18 metri e 70 le fermate: in totale la rete servita sarà di circa 30 chilometri. Saranno anche realizzate stazioni di ricarica rapida distribuite all’interno del corridoio infrastrutturale. Tutte le intersezioni presenti lungo il percorso del Brt saranno semaforizzate così da garantire la priorità di passaggio dei bus elettrici. Particolari saranno anche le pensiline biancorosse, con panchine, display informativi, illuminazione e cestini.
Nel dettaglio la linea blu si svilupperà per quasi 6 chilometri per 15 fermate. Il capolinea sarà alla stazione e i bus percorreranno parte del centro passando da via Andrea da Bari, corso Vittorio Emanuele, piazza Massari per poi procedere fino a via di Maratona e tornare indietro.
La lilla si svilupperà per 8,78 chilometri e 19 fermate che collegheranno Largo Due Giugno alla stazione partendo da viale Einaudi e percorrendo via della Resistenza, viale Unità d’Italia, il ponte XX settembre, via De Giosa, corso Cavour fino a via Quintino Sella, corso Italia e la stazione.

La linea rossa si svilupperà per 8,4 chilometri e 18 fermate e attraverserà il lungomare della città. Qui ci saranno tratti dedicati con sensi di percorrenza alternati. Il capolinea sarà alla stazione e attraverserà il Murattiano, il lungomare fino al ponte Garibaldi per poi proseguire per Japigia fino a via Aquilino dove sarà il capolinea.
Ed infine la linea verde da 8 chilometri e 18 fermate con capolinea in via Aquilino. Il termine della linea a ovest è situato all’intersezione tra via Brigata Regina e corso Vittorio Emanuele, ma nello studio è contemplato l’utilizzo del capolinea “Maratona” della linea Blu anche come capolinea di questa linea e come punto di ricarica per le vetture.
«Nel panorama delle soluzioni di trasporto collettivo adottabili in campo urbano e suburbano – ha detto ancora Decaro - questo sistema di trasporto rapido di massa si va affermando in molte città d’Europa come un approccio meno costoso rispetto ad altri sistemi, come ad esempio la metropolitana e il tram, e quindi di più rapida attuazione. Sia in Gran Bretagna sia in Francia sono ormai numerosi i casi di applicazione con successo dei Brt che arrivano a offrire capacità di trasporto di poco inferiori ai 30.000 passeggeri al giorno».

Ora il Comune procederà con una gara europea per individuare l’operatore economico che si occuperà della progettazione definitiva, esecutiva e dei lavori. Una seconda gara riguarderà l’acquisto del materiale rotabile.
«Questo progetto non ha precedenti in città e nella regione – ha concluso Decaro - L’obiettivo è avere un servizio efficace ed efficiente, con una frequenza di passaggio che si ridurrà a circa 10 minuti negli orari di punta, così da rappresentare davvero l’alternativa all’automobile privata sia per i residenti sia per tutti quelli che vivono giornalmente la città».

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