Il Ministero approva la tassa di soggiorno a Bari: si pagherà da ottobre/Ecco le tariffe

Il Ministero approva la tassa di soggiorno a Bari: si pagherà da ottobre/Ecco le tariffe
di Samantha DELL’EDERA
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Mercoledì 30 Agosto 2023, 07:29 - Ultimo aggiornamento: 23:24

La tassa di soggiorno partirà a Bari il primo ottobre. La data ora è ufficiale, dopo che nella giornata di ieri il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha pubblicato la delibera con le tariffe, approvata in giunta nei giorni scorsi.

Quanto si paga


La delibera fissa l'imposta in base alle "stelle" e alle strutture ricettive. Per le alberghiere si parte da 1,50 euro per gli alberghi ad 1 e 2 stelle e per le residenze turistiche alberghiere sempre a due stelle, 2 euro per i tre stelle, 3 euro per i 4 stelle e 4 euro per i cinque stelle e i 5 stelle lusso.

Per l'extralberghiero il Comune ha accolto la richiesta di Confindustria di equiparare tutte le strutture a 2 euro.

Quindi per gli affittacamere, gli alloggi agrituristici, i bed and breakfast, le locazioni brevi, le case vacanza, i campeggi a 3 stelle, gli ostelli, i villaggi turistici a 3 stelle si pagherà 2 euro. Si pagherà 1,50 per i campeggi a una e due stelle, 3 euro per i 4 stelle. Stessa divisione per i villaggi turistici, sempre in base alle stelle. Si pagherà fino a 4 pernottamenti consecutivi nell'anno solare.

Le esenzioni


Sono previste delle esenzioni: non pagheranno la tassa di soggiorno ovviamente i residenti del Comune di Bari, i minori di 14 anni, gli autisti di pullman e gli accompagnatori turistici (ogni 20 partecipanti); i malati e coloro che li assistono anche in regime di day hospital, (qui l'esenzione è subordinata alla presentazione di apposita certificazione); gli universitari fuori sede iscritti a qualunque università avente sede nel Comune di Bari e coloro che frequentano master o scuole di specializzazione; i disabili; gli appartenenti alle forze di polizia statale, provinciale e locale, nonché ai Vigili del Fuoco che pernottano per esigenze di servizio; i soggetti che alloggiano in strutture ricettive a seguito di provvedimenti adottati da autorità pubbliche, per fronteggiare situazioni di carattere sociale nonché di emergenza conseguenti a eventi calamitosi o di natura straordinaria o per finalità di soccorso umanitario; i volontari che prestano servizio in occasione di calamità; il personale dipendente della gestione della struttura ricettiva ove svolge l'attività lavorativa. L'esenzione non si applica all'eventuale nucleo familiare. Ed infine i visitatori in viaggio per motivi concorsuali. Previste anche riduzioni del 50 per cento ad esempio in caso di gruppi scolastici o degli sportivi. La tassa di soggiorno dovrebbe fare entrare nelle casse del Comune 2 milioni di euro l'anno.

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