Bari, tassa di soggiorno: partenza a rilento. «Strutture non ancora pronte»

Bari, tassa di soggiorno: partenza a rilento. «Strutture non ancora pronte»
di Elga MONTANI
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Lunedì 2 Ottobre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 3 Ottobre, 11:52

Dopo mesi di polemiche, di discussioni, di pareri pro e contro, nella giornata di ieri è effettivamente partita la tassa di soggiorno a Bari. Non tutto, come sottolineato ieri sulle pagine del Nuovo Quotidiano, è ancora a regime. D’altronde, i dati dicono che al momento sono registrate sul portale sono solo 458 strutture ricettive mentre sul territorio se ne contano oltre 2mila. 
«Purtroppo, le strutture sono state lasciate un po’ allo sbando – sottolinea Pierluigi Zanetti titolare del b&b “Le Nicchie” nella città Vecchia -, non tutte sono a conoscenza di come si debba applicare la tassa di soggiorno, e ci sono anche strutture che sono ancora all’oscuro che sia entrata effettivamente in vigore. C’è stata poca informazione da parte del Comune». La problematica in qualche modo riguarda tutti coloro che fanno parte del settore, ma soprattutto forse coloro che si sono “improvvisati” negli ultimi mesi. 
«Chi come noi fa parte di associazioni - Zanetti è tra gli associati dell’associazione extralberghieri terra di Bari e aggiunge - ha avuto qualcuno che lo ha indirizzato, ed è riuscito in qualche modo a districarsi nel nuovo regolamento e in tutte le sue complessità, tra cui l’iscrizione al portale e tutte quelle attività che rischiano di mettere in difficoltà». Un problema che si trovano ad affrontare gli operatori è anche quello di far capire questa nuova tassa ai turisti. 

I commenti

«Partire immediatamente con questa imposta ha significato anche che ci sono turisti che avevano prenotato in anticipo che si trovano ora a fare i conti con questa novità – prosegue Zanetti -. Io personalmente ho prenotazioni che sono state fatte all’inizio di settembre, senza che fosse applicata la tassa, a cui dobbiamo far presente che ora è invece in vigore. Una situazione che difficilmente comprendono, additandoci di non aver loro comunicato prima questa cosa. Una situazione che ci sta mettendo anch’essa in difficoltà». Nei prossimi giorni, come annunciato anche dall’assessore Pierucci si provvederà a informare meglio chi non si è iscritto, per far mettere tutti in regola. 
«È necessario che il Comune di Bari informi meglio – conclude Zanetti -. Noi, nonostante abbiamo la possibilità di confrontarci all’interno dell’associazione, stiamo affrontando diverse difficoltà, chi è fuori da certe dinamiche è importante venga supportato dall’amministrazione comunale». 
Diverse le difficoltà in questi primi giorni anche per gli alberghi di Bari. 
«Ci vorrà un po’ di tempo per riuscire ad organizzarci al meglio – commenta Cosimo Ranieri, presidente della sezione turismo di Confindustria Bari-Bat e general manager di Villa Romanazzi Carducci -. La tempistica non è stata delle migliori, anzi è stata penalizzante, dato che siamo ancora in altissima stagione. Dobbiamo mettere in moto dei processi amministrativi che prima non dovevamo gestire, la comunicazione è arrivata in poco tempo, e non tutti sono riusciti a farlo». 
Non solo i b&b si sono trovati a fronteggiare problemi con i turisti, anche gli alberghi ne hanno avuti. Come sottolinea Ranieri: «I turisti, soprattutto la clientela business, a volte storce il naso, dato che ci sono in essere contratti già fatti e convenzioni già stipulate. È prevista una riduzione per loro, sulla parola, anche per gli ultimi tre mesi dell’anno per incentivare un certo tipo di clientela». La vera sfida sarà però l’utilizzo di questi fondi per migliorare i servizi. 
«Siamo sempre stati a disposizione del Comune, per suggerimenti e per un coinvolgimento nella realizzazione di un piano strategico– conclude Ranieri -. Abbiamo accettato la tassa di soggiorno, ora è importante comprendere come utilizzare al meglio gli introiti per il settore e per il territorio».
 

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