Caserme demolite, salvi gli alberi: via ai lavori per la realizzazione del Parco Giustizia

Caserme demolite, salvi gli alberi: via ai lavori per la realizzazione del Parco Giustizia
di Samantha DELL’EDERA
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Venerdì 8 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 07:15

L’area dove sorgerà il parco della Giustizia è pronta: tutti i 26 manufatti che costituivano le ex casermette Milano e Capozzi sono stati buttati giù. L’Agenzia del Demanio ha comunicato la chiusura del cantiere delle demolizioni, per le quali è stato stanziato un importo pari a circa 14 milioni di euro. «Quello compiuto – fanno sapere dal Demanio – è un ulteriore passo avanti per la realizzazione del “Parco della Giustizia” di Bari». Il prossimo step sarà l’indizione della gara per l’affidamento congiunto della progettazione esecutiva e dell’avvio dei lavori, bando che sarà pubblicato prima dell’estate.

La demolizione 


Gli interventi di demolizione hanno permesso il recupero e il riciclo del 98,3% del materiale demolito, pari a 137.818 metri cubi. «Con l’obiettivo di mantenere i più alti standard di sicurezza durante l’esecuzione dei lavori – spiegano ancora dal Demanio - sono state adottate misure per annullare la dispersione di polveri nell’ambiente fuori dall’area di lavorazione.

Un sistema di rilevazione innovativo, integrato anche con postazioni fonometriche per la registrazione dei rumori, ha permesso di effettuare un costante monitoraggio dell’area per tutta la durata del cantiere, con l’obiettivo prioritario di rispettare il benessere dei cittadini, dell’ambiente e delle specie animali e vegetali». Durante i lavori si è proceduto al contenimento dei consumi energetici, delle emissioni di gas e al riutilizzo delle acque di origine meteorica e di quelle impiegate nelle operazioni di cantiere.

Il piano di salvaguardia di flora e fauna

«Con il supporto di agronomi e specialisti – prosegue ancora la nota del Demanio – è stato effettuato uno specifico piano di salvaguardia della fauna e della flora che ha preservato 237 specie arboree, a cui si aggiungeranno le nuove piantumazioni previste dal progetto, e di intervenire sugli alberi malati e infestanti per proteggere la vegetazione dell’intera area».
L’area quindi è pronta per ospitare il parco della Giustizia. Il progetto (che non sarà assoggettato a valutazione di impatto ambientale) da oltre 500 milioni di euro si svilupperà su 15 ettari di cui 10 saranno riservati al verde. Saranno quattro gli edifici della giustizia (con all’interno anche delle corti verdi), secondo il progetto dell’archistar genovese Alfonso Femia: l’edificio A di 4 piani, più una piastra a piano terra, sarà riservato al Tribunale Penale e alla Procura della Repubblica presso il Tribunale; edificio B: 3 piani totali, per il Tribunale Civile; edificio C: 3 piani, più una piastra a piano terra, per Corte d’Appello e Procura Generale; edificio D: 3 piani, più una piastra a piano terra, in cui, pur separati nella loro articolazione interna e negli ingressi, saranno stati accorpati il Tribunale e la Procura dei Minori, il Tribunale di Sorveglianza e la sede dei Giudici di Pace. Il nuovo parco urbano sarà dotato di giardini e servizi per la comunità tra cui anche un asilo e una biblioteca. Sarà realizzata una piazza decorata con fontane, aiuole e alberi e un lago artificiale.

I lotti del cantiere 


Il cantiere sarà diviso in quattro lotti: il primo con la predisposizione del cantiere, le urbanizzazioni interne, l’edificio del Tribunale penale, il parco e la viabilità; il secondo lotto prevede la realizzazione del Tribunale civile; il terzo lotto la Corte d’Appello e la Procura generale ed infine il quarto lotto Tribunale dei Minorenni, Tribunale di Sorveglianza, Giudice di Pace. Il cronoprogramma delle attività prevede, secondo la stima effettuata, una durata complessiva di 1.930 giorni naturali e consecutivi, pari a circa 64 mesi, per l’intero intervento.

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