Il dossier choc: a Bari 23mila poveri. «Non hanno soldi per i farmaci»

Il dossier choc: a Bari 23mila poveri. «Non hanno soldi per i farmaci»
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Venerdì 20 Ottobre 2023, 05:00

Aumenta la povertà, non solo estrema, a Bari. E i dati parlano chiaro. Sono 23mila – secondo i numeri consegnati al Nuovo Quotidiano di Puglia dall’assessorato al Welfare - le persone in povertà assoluta nel capoluogo pugliese che rappresentano il 14% della popolazione.

I numeri

Sono 11183 persone (7,3% popolazione) quelle in difficoltà, ovvero che arrivano in affanno alla fine del mese; e 11600 persone (7,6%) a rischio povertà. Prima la pandemia, con le sue conseguenze economiche, sociali e psicologiche, poi i rincari dovuti all’inflazione hanno peggiorato il quadro della povertà. Portando numerosi nuclei a chiedere aiuto. Alle istituzioni e alle associazioni di volontariato.
«Stiamo registrando – commenta l’assessora al Welfare del Comune di Bari, Francesca Bottalico - un costante aumento di richiesta e sostegno da parte di cittadini e famiglie, sia in termini di servizi sociali e prestazioni (assistenza domiciliare, sostegno psicologico, mediazione familiare, interventi e visite sanitarie ed educative, ecc) sia in termini di contributi sociali ed economici».


La povertà si presenta stratificata. Sotto quella economica, la più evidente, cova un disagio, più difficile da individuare ma comunque impattante, di natura più complessa. «Che nasce da una separazione conflittuale, una violenza, un disagio psicologico, una dipendenza da gioco o patologica, una malattia, o una qualsiasi forma di solitudine», aggiunge Bottalico.

I bisogni primari


Uno specchio della sofferenza è rappresentato dai problemi per soddisfare i bisogni primari. «Le richieste sono più che raddoppiate agli empori e ai presidi diffusi sulla città.

Abbiamo registrato una maggiore domanda di prodotti attualmente maggiormente colpiti dal caro prezzi: beni per l’infanzia, detersivi, beni per la cura della persona, in particolare per la donna, olio d’oliva e di semi, farina e pasta. Ma anche di frutta, pesce e verdura che orientiamo verso il programma Bari Social Food, in rete con i mercati rionali o nei buoni spesa comunali». E il disagio si riflette anche sui numeri delle persone accolte nelle 27 strutture pubbliche gestite dalla rete di coordinamento del volontariato: sono 840 gli ospiti in situazioni di fragilità che ricevono alloggio e sostegno al cibo. «In questa direzione - prosegue Bottalico - abbiamo cercato, in particolare dallo scorso anno, di rafforzare e implementare tutta l’offerta dei servizi sociali ed educativi come la Casa dei bambini e delle bambine che permettete a centinaia di famiglie periodicamente di accedere al supermercato sociale comunale e fare la spesa attraverso card sociali con punti ricaricabili su un valore economico calcolato in base al nucleo familiare e Isee. Il supermercato è dotato di beni alimentari ma anche di accessori e beni per l’igiene personale e la pulizia. Una spesa che viene accompagnata da una nutrizionista a sostegno di una equilibrata alimentazione e per gestire al meglio l’economia domestica».

Diventa così difficile anche curarsi. «Le povertà sanitarie colpiscono in particolare i giovani, le famiglie e gli anziani. Presso l’emporio socio sanitario e la farmacia popolare e la casa della salute dei bambini quotidianamente distribuiamo farmaci e o ed effettuano screening sanitari», conclude l’assessora Bottalico. 

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