I dati della criminalità nel barese: reati in calo, rapine in crescita

I dati della criminalità nel barese: reati in calo, rapine in crescita
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Martedì 26 Gennaio 2016, 17:52
BARI, 26 GEN - Analisi dei dati, previsioni di eventi, coordinamento tra le forze dell'ordine, hanno portato a un decremento totale dei reati nella città di Bari che sono passati da 25475 nel 2014 a 23197 nel 2015. Sono alcuni dei dati illustrati dal prefetto di Bari, Carmela Pagano, a margine della riunione odierna del comitato per l'Ordine e la sicurezza pubblica, convocato oggi in Prefettura e al quale hanno partecipato i vertici delle forze dell'ordine e il sindaco di Bari città metropolitana, Antonio Decaro.

A fare la differenza - è stato sottolineato - è stato il lavoro di prevenzione fatto sul territorio per scoraggiare ogni tipo di fenomeno criminale anche se le rapine ai danni di esercizi commerciali e uffici postali hanno subito, nella città di Bari, un incremento del 24,32% (rapine ai danni degli esercizi commerciali) e del 66,67% (rapine uffici postali). In Provincia, gli eventi che hanno riguardato gli uffici postali hanno segnato un incremento del 33,33% e le rapine agli esercizi commerciali hanno subito un aumento del 22,02% rispetto al 2014.

Modesto l'incremento delle estorsioni di cui si è venuti a conoscenza in città, pari al 4,12%, e appena più alto in provincia: 7,17%. Incremento dato dall'aumento delle denunce. E se a Bari città si è verificato un sensibile decremento dei reati predatori (furti; furti con strappo e destrezza, furti in abitazione ecc) nell'ordine del -9,10% (passando da 14175 a 12885 casi) in provincia "il segno è positivo con un incremento dello 0,64% relativo ai soli furti con strappo e destrezza e del 2,05% dei furti in esercizi commerciali".

In provincia sembrano in aumento anche i casi di ricettazione (637 nel 2014; 656 nel 2015) e delle estorsioni (279 nel 2014; 299 nel 2015); a Bari città le estorsioni sono passate da 97 a 101, ma questo incremento del 4,12%, assieme a quello relativo ai dati dei comuni della provincia, è da leggersi in positivo in quanto, anche in questo caso, - è stato evidenziato - sono aumentate le denunce da parte delle vittime delle estorsioni a cui, in molti casi, sono seguiti gli arresti.

A fare la differenza nella lotta alla criminalità organizzata - è stato sottolineato - ha contribuito, tra l'altro, l'aggressione patrimoniale costante ai beni dei clan, il sequestro di numerose armi e i controlli, come per esempio nelle aziende, che hanno consentito l'emersione di illeciti che hanno permesso di elevare sanzioni per 230mila euro e di rintracciare 300 lavoratori irregolari. E' importante anche ciò che è stato dichiarato, condiviso da tutti i partecipanti al Comitato, è cioè che sul territorio "non esiste una criminalità in grado di permeare la società o di dirigere aziende. Una criminalità che cinge di assedio le imprese corrette, assumendo energie e risorse lentamente, ma non in grado di prendere la direzione".

Per il futuro, quindi, il trend sarà quello di rafforzare la difesa con esame ragionato e georeferenziato dei fatti criminosi. E a sostegno degli intenti e della progettualità giungono i fondi del Pon legalità 2014-2020. "Fondi con una capienza di cassa di 337 milioni di euro, messi a disposizione delle regioni obiettivo, da impiegare - è stato detto - per rafforzare le condizioni di legalità per i cittadini e le imprese con l'obiettivo di dare un nuovo impulso allo sviluppo economico e di migliorare la coesione sociale al Sud".(ANSA).
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