Pablito Rodriguez colpisce ancora: "Il Lecce ci ha provato fino alla fine. Ora sotto con i tre punti"

Pablo Roddriguez
Pablo Roddriguez
di Antonio IMPERIALE
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Lunedì 25 Gennaio 2021, 09:17 - Ultimo aggiornamento: 09:19

LECCE - La scena è ancora una volta loro, del capitano salvatutto e del fenomeno spagnolo. Rodriguez manifesta su Instagram il suo stato d’animo: «Non può diventare un’abitudine - dice riferendosi ai tanti pareggi conquistati - lavoreremo di più per ottenere i tre punti. Ma ci abbiamo provato fino alla fine». Mancosu poi rischiara un pomeriggio che si era fatto scuro come la pece, calando il “settebello” personale con il gol che riaccende la speranza, e mandando a rete il talento madridista. Gol ed assist, è diventata la regola del capitano sardo. Ai microfoni di Dazn, alla fine, c’è ancora lui, Marco Mancosu. Felice e commosso, con una gioia che attenua la stanchezza sul viso. «È un risultato davvero molto importante per il morale». Un capitano anche onesto intellettualmente: «Abbiamo fatto molto male per un’ora. Non ci si può nascondere dietro un dito». La reazione, le ragioni del traguardo raggiunto. «Abbiamo reagito davvero da grande squadra. Le partite a volte le vinci con i cambi». Che quei cambi avessero anche il valore di un messaggio, per quell’ora inguardabile? «Non credo che il mister ragioni in questo modo. Il mister voleva vincere. Certo, questo mette sempre pressione a chi è titolare. Se non c’è competizione è difficile». La sofferenza di quei settanta minuti inziaili? Mancosu la spiega così: «L’Empoli è una squadra molto forte, ci sta, è naturale che si possa soffrire. Poi siamo stati bravi a riprenderla tecnicamente, adeguando i moduli. I giovani sono stati molto bravi. Siamo un mix di giovani e vecchi, troveremo ciò che ancora manca». Si stavano pagando le scelte obbligate, è stato decisivo anche questa volta l’innesto di Rodriguez. «È uno esplosivo, e davanti siamo forti, abbiamo uno come Coda». Il peso del fine mercato sulla partita alla luce delle defezioni di Falco e Pettinari? «Nel calcio ci sono di queste situazioni come le nostre. Ogni giocatore ha le sue motivazioni e vanno rispettate. La società sa cosa fare, noi dobbiamo pensare a giocare».
Il grande ex del match, il bomber La Mantia, ha lasciato il segno.

Una sottolineatura, quasi, per il ricordo di quello straordinario pomeriggio promozione? Abbozza Mancosu, scherzando. «Non so ancora se il gol del raddoppio dell’Empoli sia suo. È sempre un piacere rivederlo. Ricordo sempre i giocatori che ci hanno fatto vincere i campionati e lui due stagioni fa ha fatto davvero molto bene con la maglia del Lecce».

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