Barbas dall'Argentina: "Tranquilli, sto bene. Grazie Lecce per l'affetto". Telefonata con il presidente Sticchi Damiani

Il presidente Saverio Sticchi Damiani e Beto Barbas
Il presidente Saverio Sticchi Damiani e Beto Barbas
di Lino DE LORENZIS
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Mercoledì 13 Maggio 2020, 23:03 - Ultimo aggiornamento: 14 Maggio, 09:26
"Tranquilli, io sto bene". Al telefono, dalla sua casa di Buenos Aires, Beto Barbas tranquillizza tutte le persone che nelle ultime ore si sono allarmate per lui. "C'è stato un grande fraintedimento - racconta Beto, classe 1959, probabilmente il calciatore più forte della storia del Lecce calcio -. Ho rilasciato un'intervista ad un giornalista argentino, gli ho detto che in questo momento anch'io sono costretto a rimanere a casa per il coronavirus e che, potendo uscire soltanto per lo stretto necessario, magari succede che qualche sera mi accontento di bere solo un po' di mate, se è il caso accompagnato anche da qualche biscotto. Una mia libera scelta, non è vero che non ho da mangiare come purtroppo è stato riportato".
La notizia ha fatto presto il giro del mondo e soprattutto in Argentina, Italia e Spagna è scattato l'allarme per le sorti di Beto Barbas. "Ho ricevuto decine di telefonate da amici e parenti, in un primo momento sono caduto dalle nuvole perché non capivo il motivo di tanto baccano per una banale intervista. Poi quando l'ho letta mi sono arrabbiato anch'io. Ripeto sto bene e grazie a Dio ho tre figlie splendide, tutte adulte e grandi lavoratrici, che non mi farebbero mai mancare nulla. Ci sentiamo tutti i giorni, grazie alla secondogenita Daniela tra l'altro a febbraio sono diventato per la prima volta nonno".
L'unico vero problema è legato al lavoro che in questo momento non c'è. "Sono il coordinatore del settore giovanile dell'Almirante Brown e purtroppo a causa del coronavirus non posso continuare a lavorare con i miei ragazzi. Un dirigente del club mi ha detto che probabilmente torneremo a lavorare a dicembre e che nel frattempo la società non potrà pagare nessuno poiché gli sponsor hanno fatto un passo indietro. Nella mia situazione si trovano tanti altri allenatori e milioni di argentini, costretti a rimanere a casa senza percepire lo stipendio. Ma da qui a dire che sono in gravi difficoltà economiche ce ne passa".
Tra le tantissime telefonate ricevute, una in particolare l'ha fatto emozionare. Quella del presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani. "E' stata una bellissima sorpresa, ha voluto sincerarsi sulle mie condizioni e l'ho tranqullizzato. Tra l'altro, mi confidato che di recente in una intervista ha dichiarato che il suo calciatore preferito della storia del Lecce sono proprio io. Che bello, evidentemente ho lasciato un buon ricordo di me laggiù dove, un giorno spero di tornare".
Prima di salutarci, Beto Barbas vuole mandare un messaggio ai tifosi del Lecce. "So che quell'intervista ha fatto allarmare tutti. Come ho detto sto bene e da qui abbraccio ogni singolo tifoso giallorosso. Grazie di cuore a tutti, vi amo".
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