SuperLega, Pioli glissa, Pirlo approva: «Agnelli all'avanguardia». Ma Klopp e Guardiola la bocciano

SuperLega, Pioli glissa, Pirlo approva: «Agnelli all'avanguardia». Ma Klopp e Guardiola la bocciano
SuperLega, Pioli glissa, Pirlo approva: «Agnelli all'avanguardia». Ma Klopp e Guardiola la bocciano
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Martedì 20 Aprile 2021, 15:54 - Ultimo aggiornamento: 17:20

La SuperLega divide gli allenatori, anche quelli dei club interessati al nuovo progetto europeo che potrebbe cambiare completamente il calcio. Più guardinghi i nostrani Stefano Pioli (Milan) e Andrea Pirlo (Juventus), meno diplomatici Jurgen Klopp (Liverpool) e Pep Guardiola (Manchester City). Sintomo probabilmente anche del dibattito molto acceso che si sta tenendo in Inghilterra, con molte tifoserie inviperite all'idea della nuova SuperLeague.

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«Ascolto i consigli del mio club che mi ha chiesto di focalizzarci sul lavoro e sul presente. Su quello che sarà il futuro si vedrà. Ma non è questo il momento di pensare ad altro», ha detto Pioli in conferenza stampa alla vigilia della gara col Sassuolo, dribblando l'argomento. Più loquace il tecnico juventino Pirlo«È uno sviluppo per il mondo del calcio, ci sono stati cambiamenti in questi anni: è cambiato tutto, è una novità ma non sono io il più adatto a spiegare, abbiamo un presidente all'avanguardia, è giusto che sia lui a farlo», ha detto. «Il presidente è venuto questa mattina a parlarci della cosa, è in prima linea per questo ma noi abbiamo la testa al presente e alla qualificazione in Champions».

Klopp e Guardiola critici

Dalla Premier League invece arriva una doppia bocciatura da parte di quelli che sono forse i due allenatori migliori al mondo in questo momento.

Da Guardiola, alla vigilia della gara contro l'Aston Villa, arriva una sonora bocciatura: «La Superlega non è sport», ha detto criticando il sistema chiuso ad inviti che caratterizza la nuova controversa competizione. «Quando non esiste relazione tra l'impego e il risultato, non è più sport. Ma stiamo parlando solo di un comunicato. Sono altre le persone che devono chiarire, che hanno l'obbligo e il dovere di uscire allo scoperto al più presto e di spiegare a tutto il mondo quale è la situazione e il perché della loro decisione. L'Ajax ha vinto quattro o cinque Coppe dei Campioni e non c'è? Devono spiegarlo a tutti noi».

Giudizio simile dal'allenatore del Liverpool, Jurgen Klopp, primo tesserato di uno dei sei club inglesi coinvolti nella formazione della Superlega a opporsi al progetto. In un'intervista del 2019, il tecnico tedesco si era detto contrario alla creazione di una competizione che prevedesse la partecipazione garantita a certi club, Liverpool compreso. Un giudizio che ha confermato oggi. «Non ho cambiato opinione - dice, riferendosi all'intervista di due anni fa -. La gente non è felice, posso capire perché, anche se non posso dire molto di più. Non siamo stati coinvolti in questo progetto, nè io nè i giocatori. Non ci resta che attendere sviluppi».

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