Cyrano, amore in punta di naso

Cyrano, amore in punta di naso
di Eraldo MARTUCCI
3 Minuti di Lettura
Giovedì 19 Gennaio 2023, 05:00

Cyrano de Bergerac, poeta/soldato dal naso importante, abile spadaccino e altrettanto bravo con le parole, capace di magnifiche dichiarazioni d’amore, è il protagonista del capolavoro scritto dal marsigliese Edmond Rostand, che si ispirò ad una figura realmente esistita: il drammaturgo filosofo soldato del XVII secolo Savinien de Cyrano de Bergerac. Commedia eroica in cinque atti in versi che andò in scena la sera del 28 dicembre 1897, al Théatre de la Porte-Saint-Martin di Parigi, interpretata dal celebre attore Coquelin. Le cronache riferiscono di un successo immediato, in una parola: “definitivo”.

Una vicenda capace di passare nel Novecento anche attraverso diversi linguaggi artistici che hanno contribuito a rafforzare il carattere ormai mitico del personaggio. Solo per citarne alcuni, dai “Cyrano cinematografici” di un tempo (indimenticabile quello di Gérard Depardieu del 1990) fino all’ultima avvincente trasposizione di due anni fa; dall’opera lirica di Franco Alfano al musical di Domenico Modugno e Riccardo Pazzaglia del 1978. 

Adattamento, regia e interpretazione di Arturo Cirillo

E “Cyrano de Bergerac”, adattato e diretto da Arturo Cirillo, oggi alle 19.30 sarà in esclusiva regionale al Piccinni per la stagione di prosa 2022-23 del Comune di Bari in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. Tre le repliche: domani e dopodomani alle 21, domenica 22 gennaio alle 18. 

Lo spettacolo è interpretato dallo stesso Cirillo e da Rosario Giglio, Francesco Petruzzelli, Valentina Picello, Giulia Trippetta, Giacomo Vigentini; le scene sono di Dario Gessati, i costumi di Gianluca Falaschi, le luci di Paolo Manti, musica originale e rielaborazioni di Federico Odling. 

Indimenticabile storia d'amore, con musica e canzoni di varietà

Cirillo porta dunque in scena l’indimenticabile storia d’amore di Cyrano, Rossana e Cristiano, contaminandola con musiche e canzoni del varietà e del teatro-canzone novecentesco.
«In un carosello di mantelli, piume, cappelli a cilindro e paillettes il poeta spadaccino abbandonerà qui le sue malinconie per diventare un performer – si legge nelle note - che soltanto sul palco riesce a riconoscersi fino in fondo.

Non solo parole e poesia, dunque, ma un vero e proprio spettacolo musicale che ci restituirà il nasuto guascone in una forma ancora più visionaria – ma certamente più umana – lasciando da parte il canone dell’uomo di spada ed eroe della retorica». 

Attorno allo spettacolo ruotano anche tanti altri eventi. I partecipanti a “I percorsi della prosa”, il laboratorio teatrale ideato da Dante Marmone e condotto da Tiziana Schiavarelli, assisteranno oggi allo spettacolo. Il laboratorio rientra nel progetto di formazione del pubblico “Laboratori Teatrali Urbani”, che nasce allo scopo di coinvolgere attivamente gli abitanti di alcune zone periferiche della città con la ferma convinzione che la cultura sia una pratica adatta a tutti. Dopodomani alle 11 ci sarà poi il secondo appuntamento con “Dentro la scena - Lezioni di teatro al Piccinni”, un ciclo di incontri rivolto a studenti, insegnanti e agli spettatori più curiosi. Attori e registi dello spettacolo dialogheranno con esperti, docenti, giornalisti, per analizzare insieme ogni aspetto della messa in scena. L’incontro, a cura a cura di Cooperativa i bambini di Truffaut, si intitola “Diverso da chi?” e vedrà Vladimir Luxuria e Arturo Cirillo dialogare con Giancarlo Visitilli su questo spettacolo (ingresso libero con prenotazione obbligatoria: http://bit.ly/3ZFI0hC).

© RIPRODUZIONE RISERVATA