Lavoro, crescono le professioni digitali, ma le imprese cercano operai, medici, ingegneri e addetti alla ristorazione

Martedì 23 Gennaio 2024, 17:25 - Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 15:32 | 1 Minuto di Lettura

I numeri

Secondo i dati Istat sono 520mila le persone che hanno trovato un lavoro nel 2023 con un aumento dell’occupazione femminile – che comunque resta al di sotto della media europea –, l’incremento dei contratti a tempo indeterminato e la diminuzione dei lavoratori a termine.

Il dato che emerge è che i nuovi assunti over 50 (grazie soprattutto agli sgravi contributivi per le aziende previsti dalla legge Fornero) e i coetanei già impiegati costituiscono oggi il motore trainante della forza lavoro italiana, passando dal 24% al 40% in 15 anni.Le imprese preferiscono stabilizzare i precari per la difficoltà di trovare dei rimpiazzi, introducendo orari flessibili e organizzando corsi di formazione digitale, ma anche per operai specializzati, metalmeccanici e dell’edilizia.

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