Hamas, chi è il capo del gruppo che sfida Israele: ecco Yahya Sinwar, mente dietro i rapimenti sotto la pioggia dei razzi

di Silvia Sfregola
Lunedì 9 Ottobre 2023, 11:26 - Ultimo aggiornamento: 13:07 | 1 Minuto di Lettura

L'arma degli ostaggi in mano ad Hamas

L'arma degli ostaggi in mano ad Hamas può ritardare l'eventuale ingresso di truppe e tank a Gaza: rinchiusi nei tunnel e nelle case delle tre fazioni armate palestinesi la sorte delle persone rapite è un punto interrogativo per Israele e l'intera comunità internazionale, specie di fronte delle dure proteste dei parenti degli ostaggi, che denunciano di essere stati «abbandonati» dalle autorità. I social sono inondati di richieste di informazioni e di aiuto. Proprio ieri Netanyahu ha nominato il generale in pensione Gal Hirsch «coordinatore per i prigionieri e i dispersi» con il compito di occuparsi della vicenda con pieni poteri, mentre l'esercito ha creato una sorta di unità di crisi per cercare di localizzarli. La verità è che nessun governo democratico al mondo può muoversi liberamente con il fardello di oltre 100 ostaggi in mano nemica. Israele ha formalmente negato ogni trattativa con Hamas, sia sul conflitto sia sugli ostaggi. «Israele non sta conducendo alcun negoziato con Hamas tramite l'Egitto», hanno detto fonti ufficiali aggiungendo che «per ora si stanno combattendo i terroristi che sono sul suolo israeliano. Non siamo coinvolti fino ad ora in alcuna trattativa sugli ostaggi».

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