«La maggior parte delle persone è a conoscenza dei danni di una insolazione o delle scottature, ma pochi sanno che esistono alimenti che aumentano la sensibilità ai raggi Uv». Lo rivela Robert Gniadecki, dermatologo dell'Università di Alberta e componente del Cancer Research Institute of Northern Alberta. Il lime, certe varietà di carote, il sedano e l'aneto sono alcuni degli alimenti che possono facilitare le scottature, «in quanto contengono la furanocumarina, una sostanza chimica naturale che rende la pelle più sensibile ai raggi cattivi del sole».
Sole, crema protettiva anche sulla pelle abbronzata
Four surprising ways to get a sunburn, and six ways to treat it. Certified dermatologist Dr. Robert Gniadecki says most people know the risks, but still get caught out without proper sun protection measures. #sunprotection #wearsunscreen https://t.co/i4WtnLXMBC pic.twitter.com/2Lkr6oOCvx
— Canadian Dermatology (@CdnDermatology) 4 luglio 2019
Caldo, cappelli, bandane e schermi ad hoc per salvare i capelli
Gniadecki lo scrive in un articolo apparso su Folio, pubblicazione online dell'ateneo. «Negli Usa è nota la scottatura da "Margarita", quando il lime contenuto nel famoso cocktail entra in contatto con la pelle può reagire con i raggi solari e causare una fitofotodermatite». L'esperto mette in guardia anche dai prodotti solari che si usano per proteggersi: «Vanno evitati filtri solari che contengono oxybenzone, un composto organico che però può essere dannoso per la salute quando assorbito attraverso la pelle, e ovviamente rimedi casalinghi per curare le scottature: potrebbero rivelarsi dannosi e peggiorare la situazione».
Una volta abbronzati la crema solare non serve più? La risposta degli esperti
Planning on spending time soaking up the sun this weekend? Make sure you apply #sunscreen with SPF 30 or above to help prevent a damaging sunburn. #sunsafety pic.twitter.com/jKuEeKvNpT
— The University of Kansas Health System (@KUHospital) 6 luglio 2019