Kate, ragazza al lavoro tra il freddo e le sabbie

Kate, ragazza al lavoro tra il freddo e le sabbie
di Luca BANDIRALI e Stefano CRISTANTE
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 11 Ottobre 2023, 20:24

Due uscite di qualità che si rivolgono a un pubblico sempre più esigente, quello del fumetto, sempre più incline al formato del romanzo grafico; "Ducks" di Kate Beaton e "I fanatici del Gekiga" di Masahiko Matsumoto sono i titoli più recenti (e interessanti) di questa consolidata tendenza.

Kate Beaton, "Ducks. Due anni nelle sabbie bituminose".

Restituire alle banche i soldi prestati per iscriversi all'università è una necessità diffusa tra gli studenti americani, e anche canadesi. Per chi si è già laureato, come nel 2005 la giovanissima Kate Beaton, proveniente da una famiglia modesta dell'isola del Capo Bretone (costa est del Canada), la questione è un chiodo fisso. D'altronde, gli abitanti di Capo Bretone sono abituati a cercare lavoro fuori dall'isola. In quel periodo buoni salari si pagano nella lontana industria estrattiva dell'Alberta del nord, e Kate parte, millantando precedenti impieghi nella gestione di attrezzerie, a cui viene in effetti assegnata. La storia di due anni passati nelle sabbie bituminose di Syncrude e di altri luoghi petroliferi della zona è racchiusa nello scrigno di "Ducks", un graphic novel di genere memoir di oltre 400 pagine e migliaia di vignette, che è valso molti prestigiosi premi alla sua autrice. La Beaton riesce nel miracolo di raccontare le vicissitudini peculiari e spesso durissime del lavoro a bassissime temperature e in condizioni sociali estreme senza perdere il filo positivo di una prospettiva futura, che per la ragazza ha le forme delle sue storie a fumetti. È nel gelido purgatorio dell'Alberta del nord che matura il suo talento, mentre il suo corpo si abitua malvolentieri al clima e alle abitudini angoscianti determinate da un piccolo esercito di lavoratori al 90% di genere maschile, che vive le poche presenze femminili con fare predatorio, in mezzo ad abitazioni da campo molto simili a container o a bassi edifici indistinguibili da caserme. Ovunque lo sguardo maschile scruta la ragazza, che cerca di mantenere un proprio difficile equilibrio, schermandosi e osservando le dinamiche del lavoro all'ombra del gigante estrattivista, vale a dire di un tipo di capitalismo che aggredisce l'ambiente e che non rinuncia allo sfruttamento intensivo nemmeno quando i corpi degli addetti rischiano di continuo l'incidente dovendo gestire macchinari giganteschi in condizioni estreme e le loro menti spesso vacillano e instupidiscono.

Kate scopre però anche altro, anziani lavoratori che dietro un linguaggio cinico nascondono un calore umano che le consente amicizia, e poi la conversazione intima tra donne, che permette lo sfogo disperato e liberatorio della confessione. La regressione maschile nelle molestie verbali verso le donne può infatti trasformarsi in aggressione, facilitata dall'alcol che scorre nei momenti di non lavoro, spesso mescolato alla cocaina. "Ducks" è un libro duro, organizzato in primi e primissimi piani che alimentano l'identificazione del lettore, in una varietà di grigi che riesce a comunicare l'ambiente estremo descritto da Beaton, con una folla di piccoli personaggi essenziali ed espressivi da cui l'artista trae un'umana commedia di rara e modernissima intensità.

Masahiko Matsumoto, "I fanatici del Gekiga".

Ecco un manga che racconta la storia dei manga, in particolare concentrandosi sulla gloriosa epopea del Gekiga, il fenomeno che portò per la prima volta in Giappone i fumetti nelle mani del pubblico adulto, trattando temi difficili, scegliendo un tono drammatico e un taglio realistico. Se oggi i manga hanno conquistato il mondo, certamente lo si deve ai prodotti per teenager; se li prendiamo anche sul serio, sicuramente il merito è dei tre grandi artisti del Gekiga. A rievocare quella stagione, in chiave molto personale e autobiografica, fu nel 1979 proprio uno dei tre, Matsumoto: gli altri erano Yoshihiro Tatsumi e Takao Saito. Ora per la prima volta possiamo leggere questo capolavoro in italiano, grazie al gran lavoro di acquisizione e traduzione di classici operata da Coconino Press. A Osaka nel 1956 tre giovanissimi autori di fumetti sognano di emulare il maestro Tezuka, ma lo fanno a modo loro; la società giapponese sta cambiando a ritmi vertiginosi e loro vogliono che i manga siano capaci di partecipare al clima generale, di entrare nel vortice del cambiamento. La passione dei tre artisti trasuda da ogni tavola: "In Giappone sono in molti a dedicare la propria vita al manga", dice uno; "Ma nessuno è folle quanto noi", risponde l'altro. Per un lettore che ha familiarità con la storia del fumetto giapponese, questo volume è pieno di incontri emozionanti (a un certo punto spunta fuori persino il giovane, misconosciuto Kazuo Umezu seminascosto da una risma di fogli); ma anche su chi sta iniziando ad appassionarsi, "I fanatici del Gekiga" ha un bell'impatto motivazionale.

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