La festa del Batman Day e gli scarabocchi di Maicol&Mirco

La festa del Batman Day e gli scarabocchi di Maicol&Mirco
di Luca BANDIRALI e Stefano CRISTANTE
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Martedì 26 Settembre 2023, 21:31 - Ultimo aggiornamento: 21:37

Nella rubrica di oggi convivono due modi opposti di intendere il fumetto: da una parte Batman con la sua ingombrante mitografia e la schiera di autori e disegnatori che ne hanno rappresentato le gesta per quasi un secolo; dall'altra il segno individuale, idiosincratico e nichilista degli "scarabocchi" di Maicol & Mirco.

Batman Day.

La prima apparizione assoluta del personaggio di Batman su una rivista a fumetti è datata 30 maggio 1939, ma il Batman Day si festeggia in tutto il mondo il terzo sabato di settembre, per ragioni commerciali: la concomitanza con il San Diego Comic-Con, il più grande evento statunitense dedicato al mondo del fumetto. Date a parte, l'occasione è ghiotta per gli appassionati del supereroe creato da Bob Kane, perché la DC Comics non manca di lanciare sul mercato edizioni da collezione. In particolare, ogni anno viene approntato un volumetto antologico a tema, che quest'anno celebra alcuni celebri team-up di Batman: il titolo italiano è "Amici e nemici", e tra i primi non può mancare Superman; per chi ama la musica rap, solo ai lettori italiani è destinata anche una variant in cui compare Hell Raton della scuderia Machete.

Oltre al volumetto celebrativo (brossurato, 96 pagine), sono in distribuzione titoli di qualità come "Batman, il Gargoyle di Gotham", prima uscita di una raffinata miniserie scritta e disegnata dal Premio Eisner Rafael Grampà. Sugli scaffali anche "Gotham City Anno Uno", "Batman e Joker, il duo mortale" di Marc Silvestri, poi la ristampa in volume di "Killing Time" di Tom King e infine due storie in versione manga. È evidente lo sforzo della DC Comics per avvicinare giovani lettori a un personaggio che è in giro da prima della seconda guerra mondiale, ma la sensazione è che il cinema abbia preso Batman dalle pagine della DC Comics e non lo abbia mai restituito: infatti i film di culto di Tim Burton prima e Christopher Nolan poi, così come il grande successo dell'ultimo adattamento con Robert Pattinson, non hanno generato nuovi lettori di fumetti, ma sembrano aver trasformato definitivamente il supereroe in un personaggio del cinemalive-action: tutti sanno chi è, ma pochissimi leggono le sue storie.

Maicol & Mirco, "Gli scarabocchi. Opera omnia", Bao Publishing.

Impossibile, negli ultimi 15 anni, non aver incontrato almeno una volta uno scarabocchio di Maicol & Mirco. In principio i due nomi nascondevano due artisti, poi ne è rimasto uno solo Michael Rocchetti detto Maicol che però ha mantenuto la coppia onomastica come firma (quindi gli scarabocchi di Maicol & Mirco sono in realtà gli scarabocchi del solo Maicol).

Sono inconfondibili: pennarello nero su carta rossa, è davvero difficile non notarli. Ora la Bao Publishing ne ha fatto un'opera omnia in diversi volumi, mettendo in copertina del settimo (l'ultimo finora pubblicato) uno degli sgranati personaggi di M&M che dichiara, esibendo un bicchiere pieno e farcito di ombrellino e fetta di limone verticale: "Il mio cocktail preferito". E aggiunge: "Metà veleno metà antidoto".

Ho definito il personaggio sgranato, ma non è la definizione giusta: si tratta piuttosto di forme che non assomigliano all'umano, ma che lo inglobano. Bastano poche linee nemmeno troppo precise e quattro segmenti corti per braccia e gambe per rappresentare l'umano: le labbra si vedono, gli occhi no, il naso a volte, mentre ci sono cascami che potrebbero essere baffi o peni, ma posizionati in modo sgangherato e non ammissibile. Ma funzionano, perché accompagnati da scritture maiuscole e pennarellose composte da massimo venti parole, che ripetono e differenziano un senso di fastidio per il mondo e per il suo eventuale creatore, oppure che incoraggiano il lettore a concepire i pupazzi come autonomi dal suo creatore. Due scarabocchi cavalcano una matita nello spazio galattico e dicono: "Non infuriatevi con noi se i nostri personaggi uccidono, stuprano o bestemmiano". "Noi, al pari di Dio, li lasciamo liberi di comportarsi".

Ma sono i personaggi stessi a parlare, e d'altronde l'esergo del libro firmato dal non-duo è il seguente: "Questo libro non contiene bestemmie o atti di violenza, ma solo loro rappresentazioni. Rappresentazioni messe in pratica non dagli autori-creatori ma dai loro personaggi, i quali godono di libero arbitrio. In caso voleste condannarli e incarcerarli, avvertiteci pure. Vi disegneremo una galera ad hoc".
In un'epoca in cui tutti si affannano a gridare la necessità del gesto responsabile, questi scarabocchi che sarebbero piaciuti a Schopenhauer ribadiscono a ogni vignetta la loro estraneità da qualsiasi afflato umanistico, come spesso piace agli umani.

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