Tagli alle forniture di vaccini, Emiliano: «Ci servono per affrontare le nuove ondate». Aumento contagi previsto per ottobre

Tagli alle forniture di vaccini, Emiliano: «Ci servono per affrontare le nuove ondate». Aumento contagi previsto per ottobre
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Sabato 3 Luglio 2021, 12:09 - Ultimo aggiornamento: 20:03

Il taglio alle consegne delle dosi di vaccino anti Covid da parte di Pfizer preoccupa anche il governatore Michele Emiliano, che teme di arrivare a fine settembre senza riuscire a vaccinare almeno il 75-80% della popolazione pugliese. Se i rifornimenti non avessero conosciuto questa frenata, la Puglia già a fine agosto avrebbe potuto mettere in sicurezza almeno tutti gli over 50 e fragili, adesso la partita si complica. «Il governo - ha ammesso ieri Emiliano, a margine della presentazione di 20 nuove ambulanze acquistate dall'Asl Bari - sta cercando di capire quando Pfizer e Moderna potranno supplire al taglio delle dosi. È chiaro che si tratta di fare il calcolo di quanto tempo ci mettiamo a vaccinare tutti, se dovessimo arrivare nella stagione pericolosa senza aver vaccinato la popolazione a rischio andiamo contro altre ondate. Questo il governo lo sa e deve accelerare. Noi siamo in grado di fare anche più somministrazioni, ma non ci sono vaccini».

I dati


La Puglia è la regione in Italia che più di tutte ha vaccinato gli over 60: è prima nella copertura tra 60 e 69 anni ed è sempre prima per percentuale di inoculazioni tra i residenti tra 70 e 79 anni. Mentre per quanto riguarda gli over 80, tutti hanno ricevuti la prima dose e l'87% è stato completamente immunizzato. Un lavoro che rischia di essere compromesso: «Siamo impegnati in questa fase - ha aggiunto Emiliano - nel gestire il taglio dei vaccini che il governo non riesce ad inviarci come da piano di consegne, stiamo cercando di limitare quanto più possibile i disagi per la popolazione. Il rinvio purtroppo non dipende dalla Regione o dalle Asl, ma deve essere gestito con la massima cautela possibile. Speriamo di attutire al massimo. Nel frattempo, la speranza è che Pfizer e Moderna riescano a concedere al governo italiano un po' più di dosi per rimediare al taglio di luglio».
Già 219mila prenotazioni effettuate dagli under 50 sono state rinviate a data da destinarsi, da lunedì le agende verranno completamente chiuse per chi ha meno di 50 anni.

Nel frattempo si procederà con le seconde somministrazioni per gli over 50, cercando almeno di immunizzare quella fetta di popolazione più a rischio. Anche perché c'è la variante indiana da fronteggiare e limitare, per quanto possibile e l'unico modo è garantire il completamento del ciclo vaccinale. «Prevediamo - ha ammesso il governatore - di avere ad ottobre una crescita dei contagi, ma come sta avvenendo in Inghilterra siamo fiduciosi che non ci sarà una ospedalizzazione connessa all'aumento. Dobbiamo essere, però, prudenti e attenti. L'estate scorsa - ha ricordato - mentre io parlavo di certezza di seconda ondata, tant'è che non volevo fare le elezioni, c'è chi invece diceva di non preoccuparsi che sarebbe andato tutto bene. Eravamo consapevoli che non sarebbe stato il turismo l'innesco della seconda ondata, e infatti non è stato così. La seconda ondata è partita con la riapertura delle scuole».

Il nodo scuole


E a proposito di scuole, sono a rischio, ovviamente, anche le somministrazioni per gli studenti che, nei piani della Regione, avrebbero dovuto iniziare il 23 agosto per arrivare all'inizio dell'anno scolastico con una buona copertura. Inutile dire che se Pfizer e Moderna dovessero continuare a garantire scorte limitate non sarà possibile immunizzare i più giovani. Il governatore ha confermato l'intenzione di voler creare all'interno della Fiera del Levante, dove oggi c'è l'ospedale Covid, un «grande centro di emergenza nazionale, che non esiste nel Sud Italia, e che possa anche essere il luogo della formazione per i medici dell'emergenza e dei rianimatori». «Se lo potremo fare in Fiera lo faremo qui, altrimenti lo faremo altrove», ha tagliato corto. Infine, una battuta sul momento di crisi del M5S: «Sono preoccupato e dispiaciuto, tutto qua. Non credo possano esserci conseguenze a livello pugliese. Io sono pronto a dare una mano a tutti. Il mio lavoro è quello di dare una mano a questo grande fronte Se ho sentito Giuseppe Conte? No».

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