Per una pattuglia che rischia di non trovare posto nemmeno ai nastri di partenza, ce n'è un'altra invece pronta a rinnovare la composizione del Consiglio regionale . Le coalizioni di centrosinistra e centrodestra sono ancora alle prese con la scelta definitiva del candidato governatore e questo, ovviamente, ha ripercussioni sulla vividimazione delle liste elettorali. I due concorrenti dovrebbero essere Antonio Decaro e Mauro D'Attis , ma non c'è ancora la certezza. Una situazione di impasse che sta rallentando il lavoro di chi deve inserire i nomi degli aspiranti consiglieri regionali nelle caselle.
Dei 50 eletti attuali, almeno un terzo è in bilico e potrebbe non avere spazio. Soprattutto nel campo dei civici di centrosinistra c'è assoluta incertezza, complice anche il terremoto giudiziario che ha praticamente messo fuorigioco il movimento “Con”. Ma non è l'unica lista che non dovrebbe essere della competizione, restando nel centrosinistra sarà difficile rivedere tra i banchi dell'Assise pugliese il simbolo di Azione: la soglia di sbarramento al 4% rende impossibile la missione. Ci sarà, invece, “Per la Puglia”, la lista dell'assessore Sebastiano Leo, anche se cambierà veste e nome, almeno parzialmente, oltre che qualche interprete (da decifrare il futuro di Mauro Vizzino e Saverio Tammacco). In attesa dell'ufficialità, sono in bilico anche Alessandro Leoci (Con), mentre Stefano Lacatena (Con) potrebbe rientrare nel centrodestra (trattativa in corso con Forza Italia); anche l'assessore al Personale, Gianni Stea, è alla ricerca di un posto al sole. E a proposito di assessori, l'ex capo dei Trasporti, Anita Maurodinoia, non ha ancora deciso come proseguirà il suo impegno politico, potrebbe accasarsi in Noi Moderati di Lupi. Dell'attuale gruppo di Azione, Ruggiero Mennea dovrebbe essere candidato nella civica di Leo, l'assessore Fabiano Amati spinge per il rientro nel Pd ma potrebbe trovare spazio in una civica di Decaro, se l'europarlamentare guiderà la coalizione. Sergio Clemente, invece, è in bilico e anche lui ammicca a FI e Noi Moderati.
Nel M5s, in base al nuovo regolamento, potranno essere ricandidati soltanto due (forse tre) degli attuali cinque consiglieri: in pole Cristian Casili e Rosa Barone, mentre Grazia Di Bari e Marco Galante potrebbero essere costretti a passare il turno, sicura l'assenza di Antonella Laricchia. Attesi stravolgimenti pure nel Pd, che ha promesso di rinnovare le sue liste, al momento dei 13 eletti (escluso il governatore Emiliano) 9 vanno verso la conferma, non dovrebbero essere della sfida Sergio Blasi, Filippo Caracciolo, Pierluigi Lopalco e Michele Mazzarano, anche se quest'ultimo dovrebbe trovare posto in una lista civica vicino a Decaro.
Previste novità anche nel centrodestra: Forza Italia è forse il gruppo destinato a cambiare maggiormente volto, visti i tanti recenti innesti, ma anche in Fratelli d'Italia si annunciano diverse new entry. Sicuramente non ci sarà più il gruppo “La Puglia Domani”, e resta un punto interrogativo se la Lega parteciperà alle Regionali con il proprio simbolo.
Per chi rischia di non rimettere piede nel palazzo di vetro di via Gentile, c'è chi non vede l'ora di subentrare, la lista è lunga e molti sono sindaci. Una vera truppa, se ne contano almeno 17 ma potrebbero essere di più: Stefano Minerva (Gallipoli, centrosinistra), Toni Matarrelli (Mesagne, centrosinistra), Fiorenza Pascazio (Bitetto, centrosinistra), Nicola Gatta (Candela, centrodestra), Giovanni Mastrangelo (Gioia del Colle, centrodestra), Giuseppe Nitti (Casamassima, centrosinistra), Lorenzo Netti (Sammichele di Bari, civico), Amedeo Bottaro (Trani, centrosinistra) o Giovanna Bruno (Andria, centrosinistra), Corrado De Benedittis (Corato, centrosinistra), Giuseppe Lovascio (Conversano, vicino a Decaro), Nicola Bonasia (Modugno, centrodestra), Tommaso Amendolara (Palo del Colle, centrosinistra), Giuseppe Colonna (Mola di Bari, centrosinistra), Paolo Greco (sindaco di Caprarica, centrosinistra). Ci sarebbe anche Pippi Mellone (Nardò, centrodestra), ma la sua voglia di candidarsi si scontra con le difficoltà a trovare posto in lista nel centrodestra. Il Pd dovrebbe inserire in lista anche Dina Manti, sindaca di Corigliano d'Otranto; ha rinunciato a correre alle Regionali il sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria, molto vicino all'assessore Amati.
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