Un docufilm per ricordare Anna Rosa Tarantino, uccisa "per sbaglio" durante una sparatoria tra clan. Emiliano: «Investire nell'antimafia»

Un docufilm per ricordare Anna Rosa Tarantino, uccisa "per sbaglio" durante una sparatoria tra clan. Emiliano: «Investire nell'antimafia»
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Mercoledì 26 Aprile 2023, 13:09 - Ultimo aggiornamento: 21:22

«Se la popolazione non si fa intimidire, la mafia non può lavorare. Per questo è importante investire nell'antimafia sociale e in progetti che la sponsorizzano. In questo la Puglia è la prima in Italia, con oltre 30 milioni investiti in questo settore». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine della presentazione del docufilm "La mafia ha paura - Storia di un sud che può vincere" di Marco Agostinacchio, presentato in anteprima nazionale a Bari nella sala cinematografica dell'Apulia Film Commission.

Il film è la storia di Anna Rosa Tarantino, una donna uccisa a dicembre 2017, nel centro storico di Bitonto. È una delle vittime innocenti di mafia: fu colpita da un proiettile "per sbaglio" durante un conflitto a fuoco tra fazioni criminali. 

Le parole di Emiliano

«Investiamo più di tutti - ha aggiunto Emiliano - in attività per evitare che le organizzazioni mafiose creino proselitismo e possano affiliare ragazzi inconsapevoli.

Per farlo, cerchiamo di parlare con tutti, a partire dagli studenti delle scuole, creando un fronte più organizzato delle stesse mafie. La società civile deve essere quel braccio che faciliti il contrasto e le investigazioni nei confronti delle organizzazioni, collaborando attivamente con forze dell'ordine e magistratura». Emiliano ha ricordato la figura di Stefano Fumarulo, dirigente regionale scomparso nel 2017: «In sua memoria e in onore del suo lavoro abbiamo istituito una fondazione che approfondisca gli studi sulla criminalità organizzata e sull'antimafia sociale. La storia della mafia va studiata per mantenere viva la memoria, e per permettere all'antimafia sociale di lavorare con più efficacia».

Le parole di Decaro

«La mafia ha paura perché nelle nostre comunità si creano delle linee di demarcazione, quasi invisibili, tra questa e la società civile. E' accaduto a Bitonto - ha detto Antonio Decaro, sindaco di Bari - con l'omicidio di Anna Rosa Tarantino, è successo a Bari con l'uccisione di Michele Fazio. Quei momenti cambiano la percezione dei cittadini, che si schierano in favore della legalità».

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