Conflitto di Israele, in Puglia massima allerta sugli obiettivi sensibili

Conflitto di Israele, in Puglia massima allerta sugli obiettivi sensibili
di Giuseppe MARTELLA
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Martedì 10 Ottobre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre, 23:27

Dai voli cancellati da e per Tel Aviv alla massima allerta sugli obiettivi considerati potenzialmente sensibili: anche la Puglia intensifica le misure di sicurezza a seguito dell’escalation del conflitto tra Israele e Palestina

L'allerta


La massima allerta riguarda in particolare i luoghi di culto e di ritrovo delle comunità ebraiche pugliesi. In Italia il Ministero dell’Interno ha emanato disposizioni specifiche e su tutta la regione sono le Prefetture a coordinare le attività di sicurezza poste in essere poi sul terreno dalle forze di polizia. Nella mattinata di ieri il Comitato provinciale per l’ordine pubblico della Bat si è riunito nelle sale della Prefettura di Barletta. Particolare attenzione è stata rivolta al quartiere ebraico di Trani, all’interno del quale è ancora attiva la sinagoga Scolanova, una delle più antiche d’Europa. Una meta di culto che proprio in questo periodo dell’anno porta in città molti ebrei in viaggio verso Gerusalemme o in visita di fede. Per il resto al termine dell’incontro in Prefettura sono state predisposte “misure di vigilanza e controllo a tutela degli obiettivi legati allo Stato di Israele e al culto della religione ebraica presenti sul territorio”. 
A Bari il prefetto Francesco Russo ha presieduto un Comitato al termine del quale si è deciso di rafforzare i controlli nelle zone dove vivono e lavorano cittadini israeliani e membri della comunità ebraica, molti dei quali studenti e ricercatori che collaborano con le Università del capoluogo di regione. Ulteriormente elevata la protezione, sempre a Bari, attorno al Consolato Onorario di Israele, ufficio che funge da fondamentale riferimento per Puglia, Basilicata e Molise: massima attenzione quella posta in essere dalle forze dell’ordine al fine di evitare il verificarsi di situazioni di potenziale pericolo. Standard di allerta aumentati anche a Lecce e provincia. Già nella giornata di sabato scorso il prefetto Luca Rotondi ha convocato una riunione tecnica alla presenza dei vertici provinciali delle forze dell’ordine e di polizia. Una ricognizione preventiva sugli obiettivi di matrice ebraica ritenuti potenzialmente sensibili, una situazione monitorata in maniera costante e la soglia di attenzione elevata: fondamentale in queste situazioni anche il confronto e l’interlocuzione coi rappresentanti della comunità presenta sul territorio leccese. È secretato l’elenco dei siti e dei luoghi sotto protezione, l’attività di controllo e di intelligence è costante e va avanti con il massimo riserbo.

I collegamenti


A seguito della drammatica situazione che si è venuta a creare in Israele e nella Striscia di Gaza, intanto, la compagnia aerea Ryanair ha cancellato nella giornata di ieri il volo giornaliero da e per Tel Aviv con decollo e partenza dall’aeroporto “Giovanni Paolo II” di Bari. A darne notizia è stata Aeroporti di Puglia, in attesa di comprendere se si tratterà di una decisione che sarà confermata anche oggi e nei giorni a seguire. E in effetti, nel tardo pomeriggio di ieri Ryanair ha ribadito come almeno sino a domani sono stati cancellati tutti i collegamenti in arrivo e in partenza verso lo scalo israeliano.

Una decisione, quella della compagnia irlandese, che getta ancora di più nella paura molti cittadini italiani, alcuni dei quali pugliesi, che sono chiusi all’interno del rifugio dell’aeroporto di Tel Aviv mentre fuori imperversano i bombardamenti e gli attacchi missilistici. La furia della guerra è arrivata tanto improvvisa e inaspettata e al terrore di una situazione così drammatica si è aggiunto il timore di non sapere come e quando si tornerà a casa. Lo scalo della città israeliana è stracolmo di persone, alcuni Stati hanno iniziato a organizzare voli per il rientro dei loro cittadini: l’obiettivo di tutti è quello di trovare un volo che li porti presto lontano da uno scenario così pericoloso, la soluzione non è però delle più facili a causa di alcune tratte cancellate e di imbarchi che non riescono a soddisfare le numerosissime richieste. Nelle ultime ore, del resto, molte agenzie di viaggio hanno bloccato la vendita dei pacchetti per Israele. Uno stop che potrebbe presto interessare anche altre mete turistiche mediorientali comprese tra la Valle del Sinai, l’Egitto e la Giordania.

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