Briatore attacca la Puglia: «Qui servizi inadeguati». Muro degli imprenditori

Flavio Briatore
Flavio Briatore
di Giuseppe MARTELLA
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venerdì 19 luglio 2024, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 20 luglio, 20:08

L’ultimo attacco ai balneari di Puglia è quello di Flavio Briatore in tv. Nel corso dell’ultima puntata di Carta Bianca su Retequattro andata in onda mercoledì sera, l’imprenditore ha colpito duro contro i lidi pugliesi di alto livello che, a suo dire, non garantirebbero luoghi e servizi in linea con prezzi elevati. Un’accusa che ha preso spunto dalle immagini girate all’interno del lido Santos, struttura di lusso a Torre Canne, litorale di Fasano, di proprietà di Fabrizio Santorsola, imprenditore di lungo corso e presidente Fiba Confesercenti Puglia e che ha rinfocolato la polemica di questa estate su una Puglia poco attrezzata ad affrontare un salto di qualità del turismo.

Le reazioni

«È evidente come Briatore abbia un conto aperto con la Puglia che si porta dietro dai tempi del tentativo di portare il Twiga a Otranto – dice Santorsola – passando poi per Savelletri dove un altro suo progetto non ha avuto seguito e sino al mancato accordo con alcuni balneari cui voleva propinare il suo marchio sfruttando imprese già importanti e radicate sul territorio. Ogni qualvolta gli capita l’occasione, spara a zero sul turismo balneare pugliese». 
Santorsola entra poi nel merito della questione: «Dinanzi a un turista che arriva in Puglia con nuove consapevolezze e un livello di richieste sempre più alto, è evidente che si debbano migliorare anche i servizi offerti dall’imprenditore balneare, il quale è impegnato ogni giorno per soddisfare le esigenze dei propri ospiti». Un sistema tutto pugliese, secondo il numero regionale di Fiba Confesercenti Puglia, che presenta un’offerta composita fatta anche di enogastronomia, cultura e soprattutto di un’accoglienza che è difficile trovare in altre aree d’Italia. «I nostri prezzi, quelli delle strutture di livello, sono assolutamente onesti per i servizi offerti grazie a collaboratori di grande professionalità. Probabilmente – rimarca Santorsola - il fatto che il turista alto spendente abbia scoperto la Puglia e se la voglia vivere in massima serenità e senza volere fare sfoggio di ricchezza inizia a dare fastidio. Non mancano di certo i casi di imprenditori “pirati” che puntano al guadagno senza offerte, ma sono episodi sporadici e vengono puniti dal mercato». Il titolare del Santos conclude: «La risposta migliore alle provocazioni di Briatore sta nel fatto che i nostri clienti apprezzino i servizi loro offerti, si fidelizzino alle strutture che li ospitano e facciano una pubblicità positiva, invogliando altre persone a essere nostri ospiti». 
Di prezzi assolutamente tarati su quello che gli stabilimenti balneari di alto livello sono soliti offrire parla anche Domenico Alba, titolare del Sabbiadoro Luxury Beach, struttura tra le più note del litorale di Monopoli. «A servizi alti corrisponde una spesa proporzionata. Del resto, il nostro ospite è un turista consapevole che sa riconoscere la qualità, la apprezza e la paga. La Puglia negli ultimi anni è divenuta meta sempre più attraente per i flussi turistici alto spendenti e se i numeri continuano a premiare gli sforzi degli imprenditori, significa che – puntualizza Domenico Alba - c’è apprezzamento per quanto si riceve anche in termini di cura e accoglienza». L’imprenditore monopolitano continua: «Nella mia struttura esistono tre aree tra loro differenti, ciascuno può tranquillamente scegliere quelle più vicina alle sue esigenze e alle sue possibilità di spesa. In quella più riservata, con lettini e ombrelloni “King” e con maggiore distanza tra le postazioni, e nella quale è attivo – continua – il servizio cocktail bar e ristorante direttamente sulla spiaggia è normale che i prezzi siano più alti. Eppure è quella preferita». Il proprietario del Sabbiadoro Luxury Beach chiude così: «Abbiamo dinanzi a noi la grande sfida per accogliere un turismo sempre più di alto livello e di aprire nuove rotte verso la nostra regione, le possibilità di vincere ci sono tutte». 
Sulla stessa lunghezza d’onda dei colleghi, infine, è anche Alfredo Prete, titolare di Lido York nella storica marina leccese di San Cataldo, fresca di bandiera blu: «Non si può fare di tutta l’erba un fascio, ci saranno imprenditori balneari che fanno i furbi, ma nella stragrande maggioranza dei casi i prezzi applicati sono in linea con i servizi presenti nella struttura.

Negli anni, del resto, il turista balneare ha è divenuto sempre più esigente e oggi chiede un livello di offerta importante – continua Prete – che non guarda soltanto più all’ombrellone e al lettino ma a tutto quello che c’è, anche in termini di altre attività e possibilità, penso alla cena in spiaggia ad esempio, nello stabilimento. Anche la ristorazione è migliorata per qualità e servizi, tanto che è ormai uno spaccato attraverso il quale il cliente conosce l’enogastronomia del territorio». Prete è convinto che anche nelle strutture luxury a fare la differenza sia l’accoglienza tipica pugliese: «Con la clientela si crea un rapporto familiare che la gente apprezza e certifica ritornando e fidelizzandosi alla struttura. Le polemiche sui costi del turismo balneare pugliese non hanno ragione di esistere, ci sono talmente tante possibilità tra le quali scegliere – conclude il proprietario di Lido York – che quello attorno ai prezzi è un falso problema».

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