Renzi: «Non vedo maggioranza per modificare l'Italicum. Mio doppio ruolo? Dibattito lunare»

Renzi: «Non vedo maggioranza per modificare l'Italicum. Mio doppio ruolo? Dibattito lunare»
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Domenica 3 Luglio 2016, 11:51 - Ultimo aggiornamento: 4 Luglio, 14:02

«Siamo una grande famiglia colpita da un dolore, ci sono divisioni politiche ma poi i valori grandi forti della grande famiglia italiana. Ringrazio il Presidente della Repubblica che ha scelto di interrompere il suo viaggio per stare vicino alle famiglie. Tutta la fase della discussione politica deve essere all'insegna dell'interesse nazionale e della Patria». Lo ha detto il premier Matteo Renzi, ospite de "L'Intervista" di Maria Latella, su SkyTg 24, parlando della strage Isis a Dacca, in cui sono rimaste uccise venti persone, fra cui nove italiani.

Renzi ha poi parlato della lotta al terrorismo: «L'Isis sta perdendo sul terreno a livello militare, in Siria, In Iraq , in Libia. Lo spazio di territorio occupato dal cosiddetto Stato islamico è ridotto. Ma pugno di ferro con chi pensa di portare da noi quei valori, una strategia basata su odio e terrore. Importante l'aspetto dell'educazione: dobbiamo distruggerli senza pietà ma anche evitare che la prossima generazione sia come questa».

Affrontando poi le questioni politiche interne, Renzi ha bollato come «lunare» il dibattito sul suo doppio ruolo di premier e di segretario del Pd: «In tutta Europa il capo del primo partito è anche il premier».

«Le amministrative», ha invece affermato il presidente sulle passate elezioni, «sono un passaggio importante. Tutti noi siamo coinvolti nelle sconfitte ma anche nelle vittorie. La serietà e il buon senso portino a dire che ci sono i nuovi sindaci, che hanno vinto, e basta con le polemiche: devono governare, e il governo è a disposizione di tutti i sindaci per dare, se la vorranno, una mano».

In merito alla questione della Brexit, per Renzi «è stata basata sulla paura, la strumentalizzazione del referendum e sarà un problema soprattutto per loro. Ma l'Europa non può continuare ad essere incentrata su politiche di austerithy. Spero che il referendum britannico con il suo carico di conseguenze negative possa aiutare l'Europa a darsi una svegliata, possa esser un occasione».

«Il Referendum? Vorrei farlo prima possibile, non è su di me su di lei o su altri», ha poi detto il premier, «Io sono pronto a trarre le conseguenze perchè sono un leader e non posso far finta di niente. Ma, la domanda è: volete ridurre il numero dei parlamentari, semplificare i rapporti tra Regioni e Stato, fare in modo che una sola Camera dia la fiducia. Sono altri che vogliono personalizzare contro di me il referendum come elemento di battaglia politica interna». D'Alema che vota no al referendum, secondo Renzi «ha tutti i diritti di votare ciò che crede e francamente credo sia difficile imporre qualcosa a D'Alema. A me, però, piacerebbe discutere nel merito».

«La data del referendum non dipende da me. Io lo farei subito, ma dipende dalla Corte di Cassazione e ricorsi successivi. Ragionevolmente direi a ottobre, se tutto va come deve tra il 2 e il 30 ottobre», ha quindi concluso Renzi.

«Non vedo in Parlamento una maggioranza per una legge alternativa» all'Italicum, ha quindi sottolineato Renzi. Alla domanda se comunque stesse pensando di poter proporre modifiche (come dare il premio alla coalizione e non alle liste), il premier ha replicato: «mi picerebbe avere il potere di vita e di morte sulle leggi in Parlamento. Ma anche se alcuni lo pensano questa non è dittatura».

Il presidente del Consiglio ha escluso che ci sarà un rimpasto di governo.

«Non c'è nessun patto del Nazareno
», ha continuato, «Il Patto del Nazareno lo ha rotto Berlusconi perchè non voleva votare Mattarella e secondo me ha fatto un errore».

Renzi ha infine concluso:
«Un aggettivo per definire me stesso? Direi semplice.

Ho la fama di essere uno molto tenace determinato per qualcuno cattivo, ma io sono il solito ragazzo di provincia. Guido il più bel Paese del mondo e cerco di farlo mettendoci tutto il mio onore, ma con grande semplicità. Come sono davvero io lo sanno i miei amici di Rignano, i miei amici scout. Arrogante o bravo o immodesto? Semplicemente semplice...».

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