La quarantena mette a rischio le vittime di violenza. L'allarme è stato lanciato in Italia e in tutti i paesi che hanno adottato restrizioni per evitare il contagio da coronavirus. Il caso della Cina inquieta: durante il blocco totale le violenze domestiche sono aumentate in modo preoccupante.
Come può chiedere aiuto una donna in pericolo, reclusa in casa? Una soluzione l'hanno escogitata alle isole Canarie e sta dilagando in tutta la Spagna, come racconta La Stampa. Anche lì, l'unica ragione per cui si può uscire di casa è andare in farmacia o a fare la spesa. Così, le farmacie offrono il loro aiuto e diventato un presedio a cui potersi rivolgere per denunciare. Basterà dire: «Mascherina 19», in spagnolo “mascarilla 19”. Una richiesta normale di questi tempi che però è diventata una parole in codice: vuol dire, aiuto, sono vittima di violenza in casa.
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La parola “Mascherina 19” farà scattare il protocollo: il farmacista avvisa la polizia eviene informata la speciale sezione “violenza di genere” delle procure. L'idea nata dalla collaborazione del governo delle isole Canarie con l’associazione delle farmacie, è arrivata anche nelle altre comunità autonome spagnole, da Madrid a Valencia. Un rimedio che potrebbe essere copiato anche in Italia.
En @Avivir mencioné la campaña para que las víctimas de violencia de género puedan avisar discretamente de su situación a los farmacéuticos. No estaba muy seguro de la palabra clave, me confirman que es "mascarilla 19". La campaña viene de Canarias y gana otras CCAA. Gracias. https://t.co/gVGaaKJeSM
— Mathieu de Taillac (@mathieudt) March 21, 2020
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