Tempio crematorio, spunta un nuovo progetto a Copertino

COPERTINO - Dopo Botrugno, spunta il progetto di un “forno crematorio” presso il cimitero comunale di Copertino. E monta la polemica. Un’azienda ha presentato una proposta in tal senso all’Ufficio tecnico di Palazzo Briganti. Ma come accaduto nei mesi scorsi a Botrugno, anche in quel di Copertino non mancano le proteste nei confronti di un’iniziativa privata allo stato embrionale, ma che secondo il Movimento5Stelle è invece “concreta e ben avviata”. Tant’è che, tramite una nota apparsa su Facebook, i pentastellati si dicono convinti della “ferma e decisa volontà degli amministratori comunali di procedere in questo senso, anche se nessun cittadino è stato ancora formalmente informato, limitando così il diritto di partecipazione dei copertinesi e la trasparenza”.
 
Per il movimento Copertino5Stelle, “i primi passi concreti per la realizzazione di questo scellerato progetto sono stati già compiuti, il tutto coperto da un inaccettabile silenzio” da parte di tutto il Consiglio comunale. “Siamo fermamente contrari alla realizzazione di un forno crematorio”, tuonano i grillini, che parlano di “emissioni che provocano gravi danni ambientali e per la salute, documentati da molti studi scientifici.

Un danno che incomberà molto presto su questa città se i copertinesi non lo impediranno da subito e con determinazione, oltre ai rischi economici che si nascondono dietro queste apparentemente allettanti e seducenti offerte di privati”. Copertino5Stelle chiama quindi i cittadini alla mobilitazione: “In altri casi, come a Botrugno, si sono organizzati in comitati spontanei per dire No alla costruzione di simili opere. Chiediamo agli amministratori di fare un immediato passo indietro e bloccare qualunque accordo stretto all’insaputa dei cittadini, nell’interesse e nel nome della salute e dell’ambiente di questa comunità. E i copertinesi - è l’appello dei grillini - non restino a guardare, facendosi rubare anche l’aria per gli introiti e le tasche di qualche scaltro speculatore e per la superficialità di chi amministra”.