Ha chiesto di essere processato con rito abbreviato Nicola Scupola, il 70enne di Specchia che il 25 marzo scorso, in un terreno alla periferia del paese, uccise il fratello Vincenzo, di otto anni più grande, per poi lasciare il corpo in una cisterna dell'acqua piovana.
Rito abbreviato
Attraverso i suoi legali, gli avvocati Cristiano Solinas e Sergio Annesi, l'uomo ha chiesto di essere processato con rito abbreviato. Se ne discuterà il 29 novembre, nel corso dell'udienza preliminare dinanzi al gup del Tribunale di Lecce Marcello Rizzo. La richiesta è stata avanzata successivamente alla ricezione del decreto di giudizio immediato, nel quale era stato fissato al 12 ottobre l'inizio del dibattimento in Corte d'Assise.
Nel corso dell'udienza di convalida del fermo, l'agricoltore aveva chiarito alcuni punti della vicenda, asserendo di aver colpito il fratello con un bastone e una pietra per difesa, a suo dire, nel corso di una colluttazione degenerata dopo una lite, e poi di aver trascinato il corpo per terra fino al ciglio della cisterna, di averlo lasciato lì e di essersene andato, non spiegando come fosse finito all'interno.