Gualtieri e Gorgoni tornano a casa: il gip revoca gli arresti in carcere

Gualtieri e Gorgoni tornano a casa: il gip revoca gli arresti in carcere
di Erasmo MARINAZZO
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Giovedì 21 Dicembre 2017, 21:34

Tutto in 15 ore. Dai domiciliari al carcere. Andata e ritorno. Il giudice per l’udienza preliminare (gup) Alcide Maritati, ha disposto il ritorno a casa in regime di arresto, di Maria Antonietta Gualtieri e di Pasquale Gorgoni, 62 anni entrambi, di Lecce, lei presidente dell’associazione “Antiracket Salento” e lui dirigente comunale di Palazzo Carafa. Accolte le istanze degli avvocati difensori Amilcare Tana, Luigi e Roberta Rella, depositata all’apertura di ieri mattina della cancelleria. Parere contrario ai domiciliari della Procura di Lecce con i pubblici ministeri Massimiliano Carducci e Roberta Licci che nella prima serata dell’altro ieri avevano fatto dare esecuzione alle ordinanze del Tribunale del Riesame per la Gualtieri e della Corte di Cassazione per Gorgoni.

Il gup Maritati ha avuto un orientamento diverso dalla Procura sull’esigenza di mantenere ancora in carcere i due indagati intanto diventati imputati (processo al via l’8 gennaio): ha sostenuto, in pratica, che il tempo trascorso e l’iter giudiziario intanto seguito dall’inchiesta sulla gestione dei due milioni e 30mila euro concessi dal Ministero dell’Interno all’associazione Antiracket Salento, abbia tolto attualità all’ordinanza con cui l’11 luglio in Tribunale del Riesame accolse la richiesta della Procura di Lecce di riconoscere la necessità di arrestare la Gualtieri per quattro capi di imputazione non riconosciuti dal giudice per le indagini preliminari (gip) Giovanni Gallo. E per altri due Gorgoni. Il giudice Maritati ha detto due altre cose: primo, le nuove accuse non aggiungono nulla di nuovo a tutte le contestazioni. Secondo, nulla è cambiato rispetto alle valutazioni fatte dal gip Gallo ad ottobre quando concesse i domiciliari.

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