Luca Sacchi, la versione della fidanzata smentita dalle telecamere. L'ipotesi degli inquirenti: «I killer non erano soli»

Luca Sacchi, la versione della fidanzata smentita dalle telecamere. L'ipotesi degli inquirenti: «I killer non erano soli»
Luca Sacchi, la versione della fidanzata smentita dalle telecamere. L'ipotesi degli inquirenti: «I killer non erano soli»
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Domenica 27 Ottobre 2019, 14:46 - Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre, 21:02

Le indagini sull'omicidio di Luca Sacchi proseguono a ritmo serrato. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire cosa sia accaduto all'esterno del pub di Roma dove il 24enne è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa e il lavoro degli investigatori ora si concentra su due aspetti principali: la versione di Anastasiya Kylemnyk e la presenza dei due arrestati, Paolo Pirino e Valerio Del Grosso.

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Il racconto di Anastasiya Kylemnyk sull'uccisione del fidanzato, infatti, non convince gli inquirenti. La ragazza ha spiegato di essere stata colpita con una mazza da baseball dai due arrestati e che Luca era intervenuto per difenderla. Non c'è però alcun segno sul corpo né referti medici a confermare questa versione, mentre altre incongruenze riguardano la quantità di denaro custodito nella borsa, non ancora ritrovato: come scrive La Repubblica, non si tratterebbe di circa duemila euro, come era stato reso noto inizialmente, ma di una cifra compresa tra i 10mila e i 20mila euro. Una cifra di cui difficilmente una ragazza alle prese con lavoretti saltuari per sbarcare il lunario potrebbe disporre.

Il proiettile che ha raggiunto Luca Sacchi alla nuca potrebbe essere stato esploso a diversi metri di distanza e, dopo aver colpito il ragazzo, è andato a infrangere una vetrina del pub per poi cadere a terra all'interno del locale. Alcuni avventori del pub hanno spiegato di aver visto Anastasiya seduta su un gradino davanti al pub fino alle 1.30: «Non aveva nessuna ferita, era sotto choc ma non aveva escoriazioni o segni di aggressione».
Il papà di Luca e lo zio restano convinti che il ragazzo sia stato ucciso per un tragico scambio di persona. Una ipotesi a cui gli investigatori credono poco, mentre è plausibile credere che Pirino e Del Grosso non fossero soli: si cercano infatti altri due giovani che avrebbero svolto un ruolo da intermediari e che potrebbero aver fornito la pistola ai killer.

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