Rogo in discarica al Collatino, i vigili: «È doloso». Raggi: «Roma sotto attacco»

Rogo in discarica al Collatino, i vigili: «È doloso». Raggi: «Roma sotto attacco»
6 Minuti di Lettura
Venerdì 26 Aprile 2019, 12:29 - Ultimo aggiornamento: 27 Aprile, 10:09

Rogo nella discarica abusiva, così la sindaca Raggi: «Roma è sotto attacco di una criminalità che continua ad agire contro i cittadini. Questa volta è andata a fuoco una discarica abusiva alla periferia est di Roma. Un'area - ha continuato la Raggi - dove venivano sversati illegalmente rifiuti di ogni tipo e che era stata sottoposta a sequestro dalla Polizia Locale lo scorso febbraio, a seguito dello sgombero di un insediamento abusivo Da prima cittadina ho dichiarato guerra a questa criminalità».

Incendio alla discarica abusiva, rabbia a Roma. I vigili del fuoco: «Rogo sotto controllo, ora la bonifica»

Parlando dell'area dove è scoppiato il rogo la sindaca spiega: «Abbiamo stanziato le risorse e avviato le perizie e i sopralluoghi necessari a una bonifica così complessa, che Ama aveva previsto di iniziare tra qualche giorno. Nel frattempo sono state bonificate altre 13 discariche abusive presenti in diverse zone della città. Qui non si colpisce l'amministrazione. Qui si colpiscono le persone, la loro vita, la loro salute. E proprio da prima cittadina ho dichiarato guerra a questa criminalità. Certa della collaborazione di tutte le istituzioni voglio ringraziare tutti coloro che, fin dai primi minuti in cui sono divampate le fiamme, sono intervenuti: dai Vigili del fuoco alla Polizia Locale, dalla Protezione civile al dipartimento Simu e a quello Ambiente. Si tratta dell'ennesimo incendio che, con un'inquietante tempistica, colpisce la città. È evidente che sarà la magistratura a determinare le cause del rogo. Ma è certo che noi ai fenomeni di autocombustione non possiamo credere e che chiunque abbia commesso un simile gesto dovrà essere punito duramente. Sono ancora vivi il ricordo e la rabbia per l'incendio avvenuto solo un mese fa all'impianto di trattamento dei rifiuti Tmb di Rocca Cencia. Un rogo preceduto da quello di dicembre al Tmb Salario. Senza dimenticare i 600 cassonetti bruciati in 2 anni, le gare indette da Ama andate deserte, gli incendi nell'isola ecologica di Acilia, i furti nelle sedi della municipalizzata. Noi non restiamo a guardare. Ho dichiarato guerra più volte alla mafia e non ho paura: Roma non resterà sotto scacco di questi delinquenti», conclude.


«Riteniamo sia un incendio doloso». A dirlo è anche il comandante della polizia locale di Roma, Antonio Di Maggio, interpellato in merito all' incendio della scorsa notte nella discarica abusiva alla periferia est di Roma. «L'area era stata sottoposta a sequestro penale dalla polizia locale a febbraio e a giorni doveva essere bonificata» aggiunge Di Maggio spiegando che lì venivano sversati rifiuti dai nomadi del vicino campo come parti di elettrodomestici smontati.

«In questo Municipio abbiamo intrapreso da mesi attività di contrasto agli insediamenti abusivi, al traffico illecito di rifiuti e ai roghi tossici. Sono almeno 6 le baraccopoli abbattute dall'inizio del 2019 con relativo sequestro giudiziario delle aree, molte delle quali sono private per cui abbiamo intimato il ripristino dei luoghi». Cosi su fb la presidente del municipio IV Roberta Della Casa (M5S). «In Via Collatina Vecchia siamo intervenuti il 6 febbraio sgombrando, nel rispetto dei diritti umani, l'insediamento e inibendo l'accesso all'area con alcuni new jersey. Abbiamo avviato le verifiche di routine propedeutiche allo smaltimento di rifiuti e a marzo, il Comune di Roma ha stanziato tutti i fondi necessari ad Ama per l'intervento che quindi si sarebbe concretizzato a breve. Purtroppo continuano gli attacchi criminali nei confronti della nostra Amministrazione ma soprattutto a danno di tutti i cittadini e dell'ambiente; voglio ricordare che i rifiuti, una volta bruciati, diventano speciali e valgono almeno il doppio dei denari, questo intervento sarebbe costato circa 180mila euro, fatevi il conto. Tutti soldi tolti ai servizi, tutti soldi dei cittadini romani! Negli ultimi mesi nel IV municipio gli incendi sono quadruplicati e di sicuro non si tratta di autocombustione; sono tutti dolosi!Con grande fatica, in questo territorio, stiamo lavorando per il riscatto della periferia: ristrutturazione di mercati, manutenzione di strade e scuole, creazione di giardini, apertura di Biblioteche e Ville storiche e soprattutto implementando i servizi sociali ma questo non ve lo racconteranno mai perché la Mafia, di questo si tratta, non si arrende e pretende di imporsi con i suoi sistemi. Noi non abbiamo paura! Noi non ci arrendiamo! Ringrazio tutti gli uomini dei VVFF, della Polizia Locale e della Protezione Civile che da questa notte stanno lavorando sul rogo», conclude.

«Stanotte a Roma l'ennesimo disastro annunciato. Un rogo tossico scoppiato nella notte, che si sarebbe potuto evitare, se l'amministrazione avesse dato voce ai cittadini di via Collatina Vecchia che denunciavano da più di un anno, il degrado dell'area. Anche stavolta, non sono valse a niente le proteste dei residenti, che avevano segnalato le criticità e il degrado dell'area in questione, chiedendo al Presidente del IV Municipio, Roberta Della Casa, di intervenire alla rimozione dei materiali tossici. Una situazione che andava affrontata e risolta, ma che, in nome di una fantomatica legalità, è stata sottovalutata e rimandata, fino all'epilogo di stanotte. Ancora una volta i cittadini romani, vittime di un'amministrazione che sembra sia salita in Campidoglio così per caso, che non è in grado di amministrare neanche un condominio, che non si prende mai le responsabilità di quello che succede e che apporta sempre scuse »siamo sotto attacco, la colpa non è nostra«. Così il Presidente del Gruppo Pd Capitolino Antongiulio Pelonzi e il capogruppo Pd del Municipio V Alessandro Rosi.

«Esprimiamo preoccupazione per l'incendio divampato questa notte all'interno di un'area che 'ospitavà una discarica abusiva nel quadrante a Est della capitale.

Ancora una volta, a pagare sono i residenti di quel versante che già ne avevano denunciato la pericolosità e che, in queste ore, per l'incapacità dell'amministrazione capitolina, sono costretti a respirare fumi tossici». È quanto dichiara, in una nota, il consigliere regionale della Lega, Daniele Giannini. «Lo scorso mese di febbraio - aggiunge - erano stati messi i sigilli in quella zona. L'incendio di stanotte si sarebbe potuto evitare se la nostra sindaca avesse ordinato di effettuare una immediata bonifica dell'intera area. O forse dormiva sonni tranquilli per via del vicino campo nomadi dove già puntualmente si registrano roghi tossici?». «In città - conclude Giannini - esistono numerose discariche abusive potenzialmente pericolose che la giunta pentastellata puntualmente ignora. La città va a fuoco e la Raggi resta impassibile come Nerone».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA