Niccolò, giovane prof. di educazione fisica, morto a 28 anni per un male incurabile

Niccolò, giovane prof. di educazione fisica, ucciso da un male incurabile a 28 anni
Niccolò, giovane prof. di educazione fisica, ucciso da un male incurabile a 28 anni
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Martedì 9 Giugno 2020, 15:54

Bello, atletico e solare: impossibile non ricordare così Niccolò Sartoni, giovane docente di educazione fisica, stroncato da un male incurabile ad appena 28 anni. Il giovane professore, che da tre anni lavorava all'istituto Barbara Melzi di Legnano (Milano), avrebbe compiuto 29 anni a luglio ma è morto due giorni fa dopo una lunga battaglia con la malattia.

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Ci sono diverse comunità a piangere il giovane e solare professore: quella di Busto Arsizio, dove era nato, e quella di Legnano, dove insegnava. Oggi pomeriggio, a Sacconago, si terranno i funerali. Niccolò Sartoni era un ragazzo con la passione dello sport e del basket in particolare, che chi ha conosciuto descrive come «una persona dal sorriso contagioso». Il giovane insegnante è stato già ricordato dai colleghi, a cominciare dal preside dell'istituto in cui lavorava da circa tre anni.

«​Ci sono persone che svolgono la professione di docente; sono brave, preparate e ottengono anche ottimi risultati dai loro studenti. Sanno comunicare la loro disciplina e la trasmettono con efficacia. Poi ci sono persone che sono docenti ed educatori; anche loro ottengono ottimi risultati dagli studenti, ma i ragazzi non apprendono solo una disciplina perché li guardano quando spiegano, li osservano quando si muovono, li fissano quando parlano facendo propri i modi di dire e le espressioni dei proff. Non c’è distinzione tra ciò che insegnano e ciò che sono, non c’è frattura tra le loro richieste e il modo di porsi. Ascoltano i ragazzi e i ragazzi sanno di essere presi sul serio, non hanno timore di entrare in relazione con gli studenti e gli studenti ne riconoscono il ruolo e l’autorevolezza; non alzano la voce, basta uno sguardo» - le parole del dirigente scolastico, Flavio Merlo - «Il prof. Sartoni era così. La sua giovane età e la materia di scienze motorie lo avvicinavano ai ragazzi, ma la sua preparazione e la solidità morale lo rendevano credibile, un adulto a cui guardare, un uomo da stimare e apprezzare. Non un insegnante, ma un testimone delle sue passioni e dei suoi valori. Sono passati solo tre anni dal suo arrivo alla Barbara Melzi, ma la facilità alla relazione, la condivisione dei valori educativi, la disponibilità a mettersi sempre in gioco con serietà e il sorriso radioso anche quando non mancavano le ombre e le difficoltà rendevano Niccolò collega da sempre».



Il dirigente scolastico, così come i colleghi, hanno scelto anche una citazione di Paulo Coelho per salutare il giovane sfortunato docente: «Quando arriva l'ordine di trasferimento, il guerriero guarda tutti gli amici che si è fatto durante il cammino. Ad alcuni ha insegnato a udire le campane di un tempio sommerso, ad altri ha raccontato storie intorno al fuoco. Il suo cuore si rattrista, ma egli sa che la sua spada è sacra, e che deve obbedire agli ordini di Colui al quale ha offerto la sua lotta. Allora il guerriero della luce ringrazia i compagni di viaggio, trae un profondo respiro e va avanti, portando con sé i ricordi di un viaggio indimenticabile».

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