Mario Cerciello, la ricostruzione del delitto con le telecamere: «Il carabiniere ucciso in quattro minuti»

Mario Cerciello, la ricostruzione del delitto con le telecamere: «Il carabiniere ucciso in quattro minuti»
Mario Cerciello, la ricostruzione del delitto con le telecamere: «Il carabiniere ucciso in quattro minuti»
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 31 Luglio 2019, 17:19

Le indagini sulla morte di Mario Cerciello Rega, il vicebrigadiere dei carabinieri ucciso da due giovani turisti statunitensi nella notte tra giovedì e venerdì scorsi, proseguono e gli inquirenti ora stanno cercando di ricostruire tutto ciò che è successo nell'area compresa tra Trastevere e Prati. Decisive, in questo senso, potrebbero rivelarsi le registrazioni di alcune telecamere di sicurezza che hanno immortalato Elder Finnegan Lee e Natale Hjorth durante tutto il corso della nottata, fino al brutale omicidio a coltellate del carabiniere.

Americano in caserma: il carabiniere che l'ha bendato indagato per abuso di autorità​



Come scrive Silvia Mancinelli per l'AdnKronos, i due giovani turisti erano pronti a lasciare l'hotel Le Meridien Visconti per fuggire e fare ritorno in patria, ma sono stati bloccati alle 10.45 dai carabinieri. Restano molte ombre sulla ricostruzione del delitto, ma ci sono alcune registrazioni che possono aiutare gli inquirenti: sono le 00,50 del 26 luglio scorso quando le telecamere del Ministero dell’Economia e delle Finanze in piazza Mastai riprendono due soggetti (presumibilmente proprio Elder Finnegan Lee e Natale Hjorth) insieme a Sergio Brugiatelli. I tre vengono da via della Luce ed entrano nell’obiettivo della telecamera installata dalla scuola Teresa Spinella, nella stessa piazza ma all’altezza del civico 16, alle 00,53: sono seduti su una panchina accanto a un clochard. Sono lì anche all’1.12, quattro minuti prima della fuga dopo il furto dello zaino.

All’1.16 i due ragazzi vengono ripresi dalle telecamere sulla facciata del palazzo del Ministero mentre corrono in direzione di via della Luce lasciando solo il 47enne rimasto senza soldi e cellulare. All’1.31 il sistema di video sorveglianza dell’hotel Le Meridien Visconti "congela" il rientro dei due ragazzi in stanza. Dopo essersi cambiati i vestiti e aver indossato indumenti compatibili con quelli individuati al momento dell’aggressione, alle 2,48 Finnegan Lee e Natale Hjorth riescono. Alle 3.12 è l’impianto della gioielleria Ghera di via Federico Cesi (80 metri dall’hotel e ancor meno dal luogo del delitto) a riprenderli mentre si dirigono verso via Pietro Cossa, il punto esatto dove avrebbero dovuto incontrare Sergio Brugiatelli e concludere l’accordo estorsivo (lo zaino in cambio di 80 euro e un grammo di cocaina).

E' qui che in 4 minuti netti si consuma l’omicidio di Mario Rega Cerciello. Alle 3,16 la telecamera della gioielleria prima e quelle dell’hotel poi immortalano la fuga e il rientro nell’albergo: sono entrambi senza zaino, che sarebbe poi stato trovato nascosto in una fioriera in strada. Il telefono Nokia di Brugiatelli, invece, sarà recuperato nel luogo del delitto. Quarantacinque minuti più tardi il vicebrigadiere Mario Rega Cerciello muore per l’emorragia che invano il collega Andrea Varriale aveva provato a tamponare in attesa dell’ambulanza. Sette ore e trenta minuti dopo i carabinieri bussano alla porta dell’albergo di lusso sorprendendo i due americani già pronti a partire per gli Usa e a lasciarsi la notte folle alle spalle.

© RIPRODUZIONE RISERVATA