Hanno sfilato indossando delle pettorine a strisce verticali bianco e grigio, qualcuna con un numero appiccicato. Come le divise fatte di stracci dei lager nazisti, come i prigionieri di Auschwitz. E per rendere ancora meglio l'idea hanno marciato, due a due, aggrappati a una corda inframezzata di nodi che aveva tutta l'intenzione di richiamare il filo spinato. Sempre evocando i campi di concentramento. Lo riporta il quotidiano 'La Stampa' parlando della provocazione messa in scena dai «No Green pass» a Novara. Ai cartelli si è aggiunta la «'marcia forzatà che ha irritato più di un passante».
Di sicuro Rossella Bottini Treves, presidente della Comunità ebraica di Novara e Vercelli: «È già successo in altre città italiane ma queste persone non sanno cosa è stata la Shoah - sottolinea a 'La Stampa' - È pazzesco che si manifesti in questo modo.