Coronavirus, Filippo Bisciglia e la "Fase 2": «Parrucchieri e ristoranti ancora chiusi e poi bus pieni. È arrivato il momento di reagire»

Filippo Bisciglia (instagram)
Filippo Bisciglia (instagram)
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Lunedì 27 Aprile 2020, 15:17 - Ultimo aggiornamento: 17:27
«Durante questi giorni non mi sono mai esposto non ho mai espresso il mio pensiero la mia opinione su ciò che stava accadendo e su ciò che accade ancora», Filippo Bisciglia, ex gieffino e conduttore di “Temptation Island”, non sembra molto d’accorso con le regole imposte per la “Fase 2” della lotta al coronavirus.

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Prendere un autobus, a livello di “precauzioni” è molto più pericoloso di andare al ristorante o dal parrucchiere, attività che per ora non possono riaprire: «Però – ha spiegato sul social - oggi una cosa la voglio condividere con voi, un pensiero un dubbio. Com’è possibile che non si possano far riaprire parrucchieri e ristoranti e poi si possa andare su un autobus di 35 metri quadri con 16 persone. Ma se non ricordo male, gli autobus fanno fermate e a ogni fermata per caso scendono e salgono persone nuove? Si, ma quindi prima di far salire persone nuove ci sarà qualcuno che misurerà loro la temperatura? Ma subito dopo aver usufruito dell’autobus, quando le persone scenderanno, ci sarà qualcuno che a ogni fermata farà la sanificazione? Ma scusate allora non è più sicuro un parrucchiere, un ristorante, dove dopo aver svolto il proprio lavoro, con le dovute precauzioni, ripeto con le dovute precauzioni, subito dopo qualcuno disinfetterà il piano di lavoro, il tavolo su cui si è mangiato. E’ più sicuro questo o un autobus».



Gli italiani si sono comportati bene e ora è il momentodi ripartire: «Ragazzi questo è un esempio, ripeto un esempio, ne potrei fare tanti. Vabbè, che facciamo? Continuiamo a stare zitti? No, forse è arrivato il momento di reagire perché tutti noi siamo stati bravi. Io faccio un plauso a tutti gli italiani, checché ne dicano siamo stati bravi, ma tanto bravi. Però adesso è arrivato in momento di ripartire, il momento di ripartire. Con le dovute precauzione. Ciao ragazzi vi voglio bene, non vedo l’ora di tornare ad abbracciarvi tutti quanti, dal vivo, live».
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