Papa Francesco Giovedì santo nel carcere minorile: laverà piedi a detenuti

Papa Francesco Giovedì santo nel carcere minorile: laverà piedi a detenuti
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Giovedì 21 Marzo 2013, 13:31 - Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 13:30
CITT DEL VATICANO - Papa Francesco celebrer la messa del pomeriggio del Gioved Santo, il prossimo 28 marzo, nel carcere minorile romano di Casal del Marmo. Lo riferisce un comunicato della sala stampa vaticana. Papa Bergoglio imprime quindi una significativa innovazione ai riti dei triduo pasquale. Il 28 marzo, Giovedì Santo, celebrerà al mattino nella basilica di San Pietro la Messa Crismale e al pomeriggio - informa il comunicato - «si recherà all'Istituto Penale per Minori di 'Casal del Marmo' per la celebrazione della 'Messa nella Cena del Singore', alle ore 17.30».



Come a Buenos Aires.
«Com'è noto - sottolinea la sala stampa vaticana - la Messa della Cena del Signore è caratterizzata dall'annuncio del Comandamento dell'amore e dal gesto della Lavanda dei piedi. Nel suo ministero come Arcivescovo di Buenos Aires, il cardinale Bergoglio usava celebrare tale Messa in un carcere o in un ospedale o in un ospizio per poveri o persone emarginate». Con la celebrazione a Casal del Marmo, «il Papa Francesco continua tale uso, che dev'essere caratterizzato da un contesto di semplicità». Le altre celebrazioni della Settimana Santa si svolgeranno invece secondo l'uso abituale, come poi renderà noto l'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche. Papa Benedetto XVI aveva visitato l'Istituto di Casal del Marmo il 18 marzo 2007, celebrandovi la Messa nella Cappella del «Padre Misericordioso».



Esquivel.
Papa Francesco ha ricevuto questa mattina in udienza il pacifista argentino Adolfo Perez Esquivel, insignito del Premio Nobel per la Pace nel 1980 per le sue denunce verso la dittatura militare nel suo Paese.



Le congratulazioni dell'imam di al Azhar.
Il gran imam di al Azhar, Ahmed el tayyeb, ha inviato un messaggio di congratulazioni a papa Francesco nel quale auspica «un mondo pieno di cooperazione e amore per assicurare valori comuni e mettere fine alla cultura dell'odio e della diseguaglianza». Lo riferiscono all'ANSA fonti del massima istituzione del mondo sunnita. Nel telegramma, spedito ieri, el Tayyeb fa le congratulazioni anche «ai fratelli cattolici di Occidente e Oriente» per la loro scelta, auspicando che il nuovo pontificato contribuisca ad una «epoca positiva per tutti i popoli in un mondo che cambia sempre e che ha bisogno di stabilità e di pace». Il messaggio è un primo segnale di disgelo, dopo la rottura completa del dialogo fra al Azhar e il Vaticano due anni fa in seguito ad alcune dichiarazioni di Benedetto XVI sulla necessità di proteggere i cristiani in Medio Oriente dopo l'attentato alla chiesa copta di Alessandria d'Egitto nella notte di capodanno del 2011. «Si tratta di un primo passo avanti, ora vediamo la risposta», fa sapere una fonte qualificata di al Azhar. «Se riceviamo una risposta positiva per l'Islam, il dialogo può ripartire», ha sottolineato.