Convegno sul gender a Maglie: il caso approda in Parlamento

Convegno sul gender a Maglie: il caso approda in Parlamento
di Maurizio TARANTINO
2 Minuti di Lettura
Giovedì 22 Ottobre 2015, 19:39 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 09:24
Il dibattito sul gender approda in Parlamento. I convegni che si terranno a Monopoli e a Maglie nei prossimi giorni, hanno spinto Nicola Fratoianni, coordinatore nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà a depositare due interrogazioni al Governo, per chiedere di fermare «la diffusione di queste falsità e stupidaggini. L’odio e la discriminazione non devono entrare nelle scuole. Roba assurda, ideologie inesistenti, aria fritta diffusa nelle scuole, nelle piazze, con l'unico obiettivo di spaventare, di distribuire odio e di creare discriminazioni inaccettabili nei confronti degli omosessuali, prendendo a pretesto la difesa della famiglia naturale».



A Maglie, martedì prossimo, si terrà l’incontro dal titolo “Sarà ancora possibile dire mamma e papà? La famiglia al tempo dell’ideologia di genere”, promosso dalle associazioni Manif pour tous, Giuristi per la vita e Rinnovamento per lo Spirito.

L’iniziativa del parlamentare arriva dopo la presa di posizione del circolo locale di Sel, dell’Arcigay leccese e di Lea Liberamente e Apertamente che avevano chiesto al Comune di ritirare la concessione dello stemma municipale. Il sindaco Ernesto Toma però non ha ritenuto di dover sconfessare la sua decisione: «Il regolamento - spiega il primo cittadino - prevede la concessione del patrocinio gratuito ad associazioni, fondazioni, comitati e ogni altro ente senza fine di lucro che organizzi una manifestazione pubblica che costituisca un’attività apprezzabile sotto il profilo del pubblico interesse ed il cui accesso sia completamente gratuito. E l’argomento è certamente di forte attualità. Nell’assumere decisioni di questo tipo il criterio da adottare non deve essere la propria convinzione personale, dell’amministrazione o di chi la compone: quest’ultima deve farsi portavoce di tutti i punti di vista e, contestualmente, consentire ad ogni cittadino di esporre il proprio. Negare lo svolgimento di un incontro come quello oggetto del contendere sarebbe stato, da parte mia, contravvenire ad un principio importante delle mie linee programmatiche di mandato, ispirate alla promozione di processi partecipativi equi da parte di ognuno».

Toma ribadisce che l’amministrazione è disponibile ad ogni tipo di iniziativa purché conforme ai regolamenti e non arrechi detrimento al decoro ed all’ordine pubblico.



Intanto anche la segreteria del Partito Democratico magliese ha stigmatizzato l’iniziativa dell’amministrazione: «Il Comune di Maglie, concedendo il patrocinio al convegno sull'ideologia gender, si è forse trasformato in un Comune sessista ed omofobo? Ci chiediamo quale sia la valenza “socio culturale” ravvisata dall’amministrazione. Quale valenza culturale può avere infatti avere una conferenza che discuta, di fatto, di un’invenzione polemica? Nessuno, in ambito accademico, parla di teoria del gender. Sarebbe invece il caso di pensare fattivamente alla questione delle unioni civili, questa sì tanto sentita dalla popolazione. Nei prossimi giorni presenteremo infatti un ordine del giorno per istituire l’anagrafe anche nel nostro Comune».