Cento alla maturità, zero tasse: studi pagati per i superbravi

Cento alla maturità, zero tasse: studi pagati per i superbravi
di Maria Claudia MINERVA
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Mercoledì 16 Luglio 2014, 16:15
Cento e cento e lode, negli anni della crisi non valgono soltanto gloria ma anche soldi. Quelli che, altrimenti, le famiglie sarebbero costrette a sborsare per iscrivere i loro figli all’Universit. Infatti, forse non tutti sanno che diplomarsi con il massimo dei voti, oltre a portare vantaggi per i test di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato ed essere un ottimo viatico per la propria carriera accademica e professionale, può tradursi in agevolazioni pure sul piano economico.



Anche l’Università del Salento è tra quegli Atenei italiani che hanno scelto di esonerare dalle tasse universitarie gli studenti meritevoli, che alla maturità appena conclusa hanno raccolto il massimo dei voti. Non solo. Il governo di piazza Tancredi ha anche previsto una riduzione della contribuzione per chi non ha raggiunto la vetta, infatti già con un voto pari a 80 centesimi è possibile avere uno sconto sul balzello per l’immatricolazione.



Il risparmio è notevole, considerato che negli ultimi anni i contributi sono lievitati a dismisura, mentre la crisi ha costretto le famiglie a stringere sempre di più la cinghia. La scelta di esonerare totalmente le matricole che si sono maturate con il massimo dei voti è anche legata a una politica che va nella direzione di incentivare le iscrizioni, calate progressivamente negli ultimi cinque anni: l’Ateneo salentino è passato, infatti, dai 3.668 matricole del 2009-10 alle 2.798 del 2013, quasi mille studenti in meno. Colpa anche della congiuntura economica negativa che, a volte, ha costretto i ragazzi a cercarsi un lavoro piuttosto che studiare.



È il manifesto generale degli studi per l’anno accademico 2014-15, che decreta lo sconto totale, a prescindere dal reddito, per chi si è diplomato con votazione uguale a cento o cento e lode: l’esonero, in questo caso, è totale, mentre altri Atenei, nel resto d’Italia, hanno optato solo per un esonero parziale. In più è stato previsto che i maturati con voto a partire da 81/100 abbiano una riduzione progressiva del contributo ordinario pari al 5%. Solo per fare un esempio, chi si è diplomato con 81 avrà la riduzione del 5%, chi con 82 avrà lo sconto del 10%, chi con 83 del 15% e via dicendo fino al voto 99/100 che dà diritto a un’esenzione pari al 95% e, infine, 100 e 100 e lode con esonero totale. Non è, invece, prevista nessuna riduzione per voti di maturità inferiori a 81/10.



Beneficiano di una riduzione delle tasse di iscrizione con applicazione lineare fino ad azzeramento della stessa per percentuali maggiori o uguali al 65% pure gli studenti con invalidità compresa tra il 31% e il 65%. C’è, poi, una riduzione delle condizioni di reddito in misura pari al 5% dei contributi (seconda e terza rata) per gli studenti che abbiano, nel nucleo familiare di appartenenza, altri membri iscritti all’Università del Salento. Ovviamente, la riduzione si applica solo al nuovo immatricolato.



Infine, una novità sull’esonero, legata proprio alla crisi che ha portato tanti genitori alla perdita del lavoro. Ebbene, l’Ateneo salentino, in un’ottica di incentivazione alle iscrizioni, aiuta anche quei nuclei familiari che dimostrano di trovarsi in situazioni di difficoltà, prevedendo l’esonero del pagamento di tasse e contributi universitari per gli studenti con i genitori in cassa integrazione e che abbiano un Isee inferiore a 17mila euro. L’esonero, in questo caso, verrà però valutato dalla Commissione Diritto allo Studio, nei limiti di stanziamento assegnati nel bilancio d’Ateneo.



Naturalmente, il beneficio non è per sempre: gli studenti universitari che usufruiranno dello sconto dovranno, poi, dimostrare, nel corso degli studi, di meritare l’esonero, mantenendo una media voto molto alta anche negli anni successivi.
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