Rapita, stuprata e uccisa a 25 anni mentre faceva jogging. Arrestato il vicino: «Ha confessato il delitto»

Rapita, stuprata e uccisa a 25 anni mentre faceva jogging. Arrestato il vicino: «Ha confessato il delitto»
Rapita, stuprata e uccisa a 25 anni mentre faceva jogging. Arrestato il vicino: «Ha confessato il delitto»
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Mercoledì 26 Agosto 2020, 16:43
Era uscita di casa, come di consueto, per andare a fare jogging, ma non è più tornata a casa ed era sparita nel nulla. Solo dopo due giorni di ricerche, condotte da 150 agenti e 200 volontari, il corpo di Sydney Sutherland, 25enne di Jackson (Arkansas), negli Stati Uniti, è stato ritrovato nelle vicinanze della sua casa, grazie al telefono cellulare. Per l'omicidio è stato arrestato un vicino della donna, che avrebbe confessato di averla rapita e stuprata prima di averla uccisa.

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La scomparsa della 25enne risale al primo pomeriggio dello scorso 19 agosto e il corpo era stato rinvenuto in una zona boschiva il 21 agosto. Nella tarda serata di venerdì scorso, la polizia ha arrestato Quake Lewellyn, un contadino di 28 anni che viveva nei pressi della casa di Sydney Sutherland. Secondo gli inquirenti, i due si conoscevano ma non erano legati da alcuna relazione sentimentale. Lo riporta il New York Post, che fa sapere che il 28enne si era anche iscritto ad un gruppo Facebook creato per aiutare gli investigatori nelle ricerche della ragazza.

Secondo il portale locale WMC Action 5, il 28enne avrebbe ammesso di aver rapito, stuprato e ucciso la ragazza, dopo averla notata mentre faceva jogging in strada. Quake Lewellyn si trova attualmente detenuto nella prigione della contea di Randolph, senza la possibilità di essere rilasciato su cauzione. Le indagini, comunque, proseguono, dal momento che restano ancora diversi punti da chiarire, come hanno annunciato gli inquirenti. Un'intera, piccola comunità è ancora sotto choc per l'accaduto e, addirittura, il pm che si sta occupando del caso ha spiegato di conoscere personalmente alcuni familiari della vittima e dell'accusato: «Vivo un dramma personale, così come tutti i membri della nostra comunità, ma questa tragedia non deve influire sul mio giudizio».
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