Padre Justin, il parroco virtuale ideato dall'intelligenza artificiale. Ma l'app si rivela un disastro: «Sessista e inquietante»

Il gruppo Catholic Answer ha creato un'app con un prete artificiale che racconta di aver vissuto ad Assisi e incoraggia gli utenti a confessarsi con lui. Il programmatore la difende, ma gli utenti hanno paura per la loro privacy

Padre Justin, il prete dell'intelligenza artificiale che fa dell'app un fallimento
Padre Justin, il prete dell'intelligenza artificiale che fa dell'app un fallimento
di Cecilia Legardi
3 Minuti di Lettura
Venerdì 26 Aprile 2024, 17:52

Un'azienda ha proposto e lanciato un'app con all'interno un prete-robot, Padre Justin, con l'intento di aiutare i fedeli. Nella pratica, però, il progetto si è rivelato un disastro: il chatbot ha dispensato opinioni obsolete sulle donne e consigli sessisti.

Il prete nato dall'AI

«Inquietante!»: così è stata definita l'app che vede protagonista un prete creato dall'Intelligenza Artificiale, soprannominato Padre Justin, lanciata dal gruppo Catholic Answer. L'app doveva aiutare le persone cattoliche nella pratica religiosa quotidiana e coloro non cattolici ad informarsi ed esplorare questo credo. «Sebbene non sostituisca l'interazione umana con un sacerdone, un insegnante o un consigliere spirituale - ha detto Chris Costello (direttore IT di Catholic Answer) - pensiamo che possa essere uno strumento prezioso per aiutare gli utenti a comprendere meglio gli insegnamenti della religione cattolica. Volevamo trasmettere lo spirito e la natura delle risposte che gli utenti possono aspettarsi: autorevoli ma accessibili, attingendo al pozzo profondo della tradizione e dell’insegnamento cattolico». Tuttavia, l'invenzione ha ricevuto tantissime critiche ed è stata ritirata dagli app stores. 

Un incubo per gli utenti

Padre Justin parla della sua infanzia ad Assisi (Umbria) e convince gli utenti a trattarlo come un vero e proprio prete perché dice: «Sono reale quanto la fede che condividiamo». Questo parroco fittizio non può ovviamente conferire i sacramenti cattolici (battesimo, comunione, cresima, matrimonio) tramite lo schermo, ma chiede agli utenti di confessarsi promettendo di eseguire l'assoluzione. «Ciò è stato percepito negativamente da chi ha scaricato l'app: Immagino sia una buona cosa che dica che non può offrire i sacramenti... ma poi incoraggia la confessione? Un incubo etico, teologico e per la privacy», ha commentato un utente dopo aver provato l'app. Secondo un'altra persona, invece, il timore è che la gente non andrà più in Chiesa, potendo confessarsi al telefono. Padre Justin sembra anche aver espresso opinioni sessiste e obsolete verso le donne, per questo ora non è più vestito con i classici abiti clericali, ma soltanto con giacca e camicia.

Eppure, il programmatore Chris Costello continua a pensare che l'app fosse un'ottima creazione e che siano i fruitori a dover distinguere il chatbot dai preti reali: «Crediamo che la presentazione di Padre Justin onori i sacerdoti della vita vera e il ruolo che svolgono nella vita delle persone - ha riferito - ma siamo fiduciosi che i nostri utenti non confonderanno l'Intelligenza Artificiale con un essere umano».

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