Coronavirus, la Spagna pensa di ripartire dal 2 maggio ma con misure progressive e orari differenziati

Coronavirus, la Spagna pensa di ripartire dal 2 maggio ma con misure progressive e orari differenziati
Coronavirus, la Spagna pensa di ripartire dal 2 maggio ma con misure progressive e orari differenziati
di Enrico Chillè
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Martedì 28 Aprile 2020, 16:57
No, non è vero che gli altri paesi europei hanno già riaperto tutto prima dell'Italia. Lo dimostra la situazione della Spagna, il paese europeo più colpito dal coronavirus insieme al nostro, che sta progettando una graduale ripresa delle attività a partire dal prossimo 2 maggio, ma lo farà a piccoli passi e con la massima cautela: ecco il piano del paese iberico per la riapertura.

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La prima misura di allentamento delle restrizioni in Spagna risale appena a due giorni fa e riguardava la possibilità, per i minori di 14 anni, di uscire a passeggiare fuori di casa, in compagnia di un adulto, nel raggio di un chilometro dalla propria abitazione e per non più di un'ora al giorno. Questo allentamento, tuttavia, aveva portato a un clamoroso numero di violazioni e gli amministratori locali hanno deciso di imporre sanzioni più severe.

La curva dei contagi, dopo i numeri drammatici delle ultime settimane, ha iniziato a scendere lentamente e per questo motivo il governo Sanchez ha deciso per un nuovo allentamento a partire dal 2 maggio, che tuttavia deve essere ancora ufficializzato tramite decreto: si potrà uscire a passeggiare e a fare sport, con meno limiti rispetto al passato. Altre riaperture, a partire dalla ripresa della maggior parte delle attività economiche, arriveranno solamente nelle settimane successive, a patto che vengano certificati il rallentamento costante dei contagi e il rafforzamento della capacità sanitaria di far fronte all'emergenza in caso di nuove ondate.

L'emergenza, comunque, non è ancora finita: il governo Sanchez ha infatti intenzione di prolungare lo stato d'allerta fino alla fine di maggio ma non ha escluso, in modo esplicito, di poter estendere misure restrittive anche a giugno. Il ministro della Salute spagnolo, Salvador Illa, lo ha chiarito: «Non possiamo dare date per la riapertura delle attività, delle scuole e dello sport, sarebbe troppo imprudente». Al momento, in Spagna, gli spostamenti sono consentiti solo in stretti casi di necessità, come in tutti i paesi che stanno affrontando l'emergenza.

I primi allentamenti concreti in Spagna, quindi, non arriveranno prima di metà maggio e si pensa ancora a come impostarli in modo progressivo. Come spiega 20minutos.es, si era pensato ad una riapertura differenziata per regioni, permettendo alle comunità autonome meno colpite di ripartire prima, ma poi questa ipotesi è stata scartata. La ripartenza progressiva, quindi, potrebbe avvenire con una differenziazione della mobilità in base agli orari, allo scopo di evitare assembramenti. Una misura che sarà discussa, nelle prossime ore, dal Ministero della Salute e dal Consiglio interterritoriale, che raccoglie i rappresentanti di tutte le comunità autonome spagnole.
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