A chi spetta l’assegno pieno
Anticipare i tempi di uscita dal lavoro può comportare la rinuncia a una parte dell’importo mensile spettante, almeno fino al raggiungimento dell’età e dei requisiti necessari per la pensione di vecchiaia. Ma ci sono delle eccezioni. Nel caso di Quota 103, per esempio, il trattamento di pensione anticipata flessibile è riconosciuto per un valore lordo mensile massimo non superiore a cinque volte il trattamento minimo previsto dalla legislazione vigente, per le mensilità di anticipo del pensionamento rispetto al momento in cui tale diritto maturerebbe a seguito del raggiungimento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico ordinario. Pertanto, fino alla maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia (qui per saperne di più), l’importo della pensione anticipata flessibile da porre in pagamento non può, in ogni caso, superare l’importo massimo mensile corrispondente a cinque volte il trattamento minimo stabilito per ciascun anno.
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