Vaccini, crescono le frodi. Allarme Ue, Ursula von der Leyen: «Zero garanzie per chi compra da intermediari»

ursula von der leyen_ue_vaccini
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di Mario Fabbroni
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Giovedì 18 Febbraio 2021, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 08:20

L’Europa vuole vaccinarsi, anche in fretta. Ma le dosi scarseggiano un po’ ovunque, così sta diventando un pericolo acquistare «da intermediari». È allarme sicurezza nel Vecchio continante, con centinaia di offerte “non autorizzate” che appaiono da giorni su internet. Non solo sul cosiddetto “dark web”, ovvero la Rete nascosta che spesso porta a strade illegali. 


SOLO A GOVERNI. La faccenda è talmente seria che Pfizer, l’azienda americana in società con la tedesca BioNtech, è stata costretta a precisare: ««Durante la pandemia, i nostri contratti sono con i governi, e forniremo i vaccini secondo il canale da loro prescelto e i luoghi di vaccinazione designati, soggetti ad autorizzazione o approvazione regolatoria. Pfizer e BioNTech non stanno fornendo il loro vaccino al mercato privato in questo momento».


SPUTNIK CHI? Sta di fatto che si segnalano trattative più o meno alla luce del sole. Una confusione che crea danni. Non a caso Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione Ue, ha dichiarato: «Finora la Russia non ha chiesto all’Ema l’autorizzazione del vaccino Sputnik».

Anzi, questo giorno non sembra vicino: «Dovremmo ispezionare prima tutti i loro siti prodittivi, visto che Sputnik non nasce in nessuno stabilimento presente nei Paesi Ue. E chiaramente avremo bisogno pure di tutti i dati necessari per la verifica e quindi per l’eventuale autorizzazione».


CRESCONO LE FRODI. « Se un Paese, o una Regione, compra vaccini anti-Covid da intermediari, si assume tutti i rischi nel caso qualcosa non vada per il verso giusto. Anche perché ci sono zero garanzie: anzitutto che si tratti davvero di vaccini anti-Covid e poi, nel caso in cui davvero si trattasse di vaccini e non di “bidoni”, sulla filiera e sulla loro corretta conservazione». È sempre la Von der Leyen a parlare, in modo molto diretto. «L’Olaf, l’Ufficio Europeo antifrode, sta indagando e sta dando consigli agli Stati membri su come identificare queste frodi». Forse anche per questo la Ue ha acquistato altre 300 milioni di dosi da Moderna: la metà, quindi 150 milioni di vaccini, dovrebbero essere disponibili già a luglio. 

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