Vaccini, Figliuolo apre alla seconda dose con siero diverso: «Danno un'ottima risposta»

Figliuolo apre alla seconda dose con vaccino diverso: «Danno un'ottima risposta»
Figliuolo apre alla seconda dose con vaccino diverso: «Danno un'ottima risposta»
3 Minuti di Lettura
Giovedì 3 Giugno 2021, 13:01

Il commissario all'Emergenza Covid e responsabile della campagna vaccinale, il generale Francesco Figliuolo, è stato ospite questa mattina della trasmissione Elisir, su Raitre, e ha parlato dell'ipotesi della seconda dose di vaccino con un vaccino diverso, di cui si parla da alcune settimane ma senza alcuna certezza. Figliuolo ha aperto all'ipotesi, sostenendo che «ci sono studi avanzati sulla seconda dose eterologa, ovvero fare la prima dose con Astrazeneca e la seconda con Pfizer o Moderna» e «sembra che diano un'ottima risposta».

Leggi anche > AstraZeneca, l'Aifa: «No al vaccino per chi ha avuto trombosi dopo la prima dose»

Sugli effetti collaterali di Astrazeneca «c'è stato un problema di percezione. È importante far capire che il beneficio del vaccino è superiore a qualsiasi altra cosa. Se si vanno a comparare gli effetti collaterali con la pillola anticoncezionale è incomparabile il tipo di effetto». «In questo momento, riguardo agli over 60, mancano 2 milioni e centosettantamila, sono ancora tanti.

Un bel lavoro è stato fatto e dobbiamo ancora salire nelle percentuali - ha aggiunto Figliuolo - Dobbiamo pensare a quelle persone che sono titubanti o non scolarizzate dal punto di vista informatico. Ho detto alle regioni di cercarli, sia attraverso i loro team mobili sia attraverso quelli della Difesa: tra questi ultimi ce ne sono 44, che stanno operando con preciso mandato di andare a cercare fragili e over 60».

«La vaccinazione della fascia 12-15 è importante ed anche se non è obbligatoria è molto raccomandata. Dico ai genitori di avvicinarsi in maniera totale alla scienza e alla vaccinazione perché servirà molto all'apertura delle scuole. Bisogna mettere in sicurezza i ragazzi ma anche giovanissimi, maturandi, 18enni e 25enni, che sono poi quelli che hanno più contatti sociali, dobbiamo bloccare così le varianti per far sì che a ottobre rimaniamo in sicurezza», ha detto il generale. «Ho appena firmato una lettera per tutte le Regioni per dire di trovare delle soluzioni di massima flessibilità per le prenotazioni, penso alle classi più giovani che nei mesi estivi si sposteranno. Già in fase di prenotazione dovrà essere possibile trovare la data migliore per il richiamo e far sì, con la flessibiltà, che già in quella fase si possa spostarlo eventualmente in un altro giorno nel range dei 42 giorni o delle 4-12 settimane. È fattibile, ci vorranno i tempi tecnici di adeguamento dei sistemi informatici su cui la struttura è pronta a dare una mano». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA