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«Sono rimasto traumatizzato, è stata una cosa molto brutta. Appena l'ho acceso ho visto solamente una cosa bianca che passava davanti e poi mi sono ritrovato a terra. Io ho detto solamente una frase: "Sono morto"». Il minorenne che ieri a Taranto ha appiccato il fuoco a un falò abusivo che ha provocato una esplosione nella quale sono rimaste ferite sette persone ai microfoni dei giornalisti de "La Vita in Diretta" - trasmissione di raiUno - ha ammesso la paura e ha detto con lo lo rifarebbe mai.
Hanno rischiato la vita per una tradizione, fortunatamente sono rimasti solo feriti: in sette, ma non si conta nesusna vittima. «Sono stato solamente fortunato, queste sono le cose che riesco a dire seriamente», aggiunge il giovane che ricorda: «Ho visto fuoco da tutte le parti, bambini che gridavano, ragazzi che gridavano.
Nessuna autorizzazione al falò
Quanto a una eventuale autorizzazione per il falò, il ragazzo risponde: «No, da nessuna parte. Era una cosa nostra, è sempre una tradizione, la dovevamo rispettare, poi soprattutto per le persone che ci venivano a guardare. Soprattutto ieri stava il macello di persone». «Abbiamo una denuncia - conclude - è stato schedato papà, sicuramente pagheremo i danni di tutte le palazzine e delle macchine che sono state qua e si sono rotte. Non lo rifarei mai».
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