«Il dissalatore produrrà più emissioni a Taranto», i dubbi di Legambiente sul progetto dell'Acquedotto Pugliese

Il fiume Tara, in cui sorgerà il dissalatore
Per ora è soltanto un progetto, ma il dissalatore di Taranto dell'Acquedotto Pugliese sta scatenando già le prime scintille. «Il progetto di costruire...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Per ora è soltanto un progetto, ma il dissalatore di Taranto dell'Acquedotto Pugliese sta scatenando già le prime scintille. «Il progetto di costruire un dissalatore presso le sorgenti del fiume Tara dovrebbe, nelle intenzioni di chi lo propone, contribuire ad affrontare i problemi derivanti dalla riduzione della quantità d'acqua presente negli invasi che alimentano il sistema idrico pugliese - ha affermato in una nota Legambiente Taranto - Paradossalmente costituirebbe una causa non piccola di aggravamento delle emissioni di Co2 e, quindi, del surriscaldamento globale del pianeta». 

Per Legambiente Taranto una questione ambientale

Per il più grande dissalatore ad osmosi inversa italiano sorge la questione ambientale, in una città come Taranto che da anni è in balia di morti da inquinamento. «Per produrre un massimo di 630 litri di acqua potabile al secondo sarebbero necessari, all'anno, ben 25.380.961 kwh - hanno detto ancora nello nota - Se consideriamo un consumo medio di circa 2.700 kwh annui per una famiglia costituita da 3-4 persone, il dissalatore consumerebbe perciò quanto 9.400 famiglie, circa 33.000 persone, qualcosa in più degli abitanti del comune di Massafra». 

Il fabbisogno energetico

Per Legambiente Taranto per il fabbisogno energetico non basterà la costruzione di un impianto fotovoltaico. «Considerato che  l'impianto fotovoltaico eviterebbe l'emissione di 314 tonnellate di Co2, ne consegue che, proporzionalmente, il dissalatore sarebbe responsabile della produzione di circa 7.600 tonnellate di anidride carbonica», hanno detto ancora. Ultima ma non ultima, anche la questione della pericolosità per la biodiversità del fiume. 

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia