Taranto, bimbo affetto da atrofia muscolare riabbraccia il papà al rientro dalla processione dell'Addolorata

Il padre si era aggiudicato la posta di uno dei simboli della processione per ringraziare la Madonna dopo i miglioramenti del piccolo gravemente malato

Taranto, bimbo affetto da atrofia muscolare riabbraccia il papà al rientro dalla processione dell'Addolorata
È stato un momento emozionante. Al rientro dalla processione dell'Addolorata Saverio Musciacchio ha potuto riabbracciare il piccolo Federico, il figlio di due...

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È stato un momento emozionante. Al rientro dalla processione dell'Addolorata Saverio Musciacchio ha potuto riabbracciare il piccolo Federico, il figlio di due anni e mezzo affetto da atrofia muscolare di tipo 1.

Il bimbo è in cura a Roma, all'ospedale Gemelli, e nelle scorse settimane, grazie alla somministrazione farmaco Zolgensma, il più costoso al mondo, quasi 2 milioni di dollari, il piccolo ha avuto dei miglioramenti. Così lui, il papà per ringrazie l'Addolorata del grande "regalo" fatto al figlio, si è aggiudicato uno dei simboli delle processioni del giovedì e del venerdì Santo che si tengono a Taranto. La tradizione vuole che si facciano delle offerte per aggiudicarsi i simboli, così la scorsa settimana quattro confratelli dell’Addolorata hanno fatto una chiamata per le “sdanghe” della Madonna che la notte del giovedì Santo viene portata in spalla dalla chiesa di San Domenico al di là del ponte girevole, per fare poi ritorno nella tarda mattinata dopo oltre dodici ore di pellegrinaggio. Ma a quella chiamata (30mila euro) non c'è stato alcun rilancio, solo un lungo abbraccio commosso scandito dagli applausi. 

Saverio Musciacchio con il figlio Federico in braccio

Taranto, il bimbo sta meglio e il papà guida la processione per ringraziare la Madonna

«Quest’anno per me è particolare, è completamente diverso dalle altre volte, devo ringraziare la Vergine Addolorata», dice Saverio, ripensando ai momenti più bui. Quando Saverio fa l’offerta nessuna delle altre squadre di confratelli rilancia. «Mi hanno voluto rispettare, sapevano di Federico, e non c’è stata gara. Me lo aspettavo, li ho ringraziati. Da parte mia nei prossimi anni ci sarà lo stesso rispetto che hanno avuto per me». 

La magia dei misteri di Puglia

Questa mattina dopo la lunga processione per le strade della città, al rientro nella chiesa del Carmine Saverio ha riabbracciato il piccolo Federico e la moglie che gli sono andati incontro. Grazie ai miglioramenti dovuti alla terapia infatti, il bimbo è potuto tornare a Taranto per queste feste di Pasqua. Per loro l'abbraccio di tutta la comunità. 

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Quotidiano Di Puglia