Attico in fiamme nel centro della città, indagine archiviata

Attico in fiamme nel centro della città, indagine archiviata
Non ci sono responsabilità penali per lo spaventoso incendio che lo scorso 30 gennaio devastò l'attico al nono piano di un palazzo di Piazza Carmine, nel...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Non ci sono responsabilità penali per lo spaventoso incendio che lo scorso 30 gennaio devastò l'attico al nono piano di un palazzo di Piazza Carmine, nel centro di Taranto e nel quale perse la la vita una donna di 83 anni. Questa la conclusione a cui è giunto il pubblico ministero Mariano Buccoliero titolare delle indagini avviate per decifrare il tragico rogo che quel giorno sconvolse la città. Il magistrato, infatti, ha chiuso il suo lavoro con una richiesta di archiviazione dell'indagine aperta a carico di ignoti.

La tragedia

Quel giorno le fiamme divamparono nella stanza in cui si trovava l'anziana tarantina. La donna venne uccisa da un malore e per lei non ci fu nulla da fare. Il rogo ben presto si diffusero in tutto l'appartamento, alimentato dalla moquette e dai mobili, scatenando un vero e proprio inferno. I vigili del Fuoco furono costretti a lavorare a lungo per riuscire ad avere ragione delle alte lingue di fuoco che si alzarono dai balconi che si affacciavano sul piazza del centro.

Gli accertamenti

Nel corso delle indagini il pm ha disposto diversi accertamenti per comprendere l'origine dell'incendio, affidati ai Vigili del Fuoco e ai carabinieri del reparto investigazioni scientifiche di Roma. La batteria di verifiche hanno consentito di ritenere che le fiamme vennero innescate da circostanze accidentali e per questo il pm ha optato per la richiesta di archiviazione escludendo qualsiasi tipo di responsabilità.

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia