Un’iniziativa civica che non respinge a priori la collaborazione con i partiti. Tra questi, però, non dovranno esserci rappresentanti delle forze politiche - una su...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il movimento di Franco Sebastio, ex capo della procura presso il tribunale di Taranto, si arricchisce di una nuova lista a supporto “Taranto in Comune” e manda segnali chiari alle altre forze politiche. Ieri, presso la sede del comitato promotore in via D’Aquino, sono emersi molti temi interessanti e scenari su alleanze o collaborazioni.
Partiamo dai nomi della nuova lista civica a supporto. Angela Mignogna e Giovanni Lippolis, rispettivamente docente e operaio dell’Ilva iscritto alla Fiom, hanno raccontato che ci saranno «persone competenti, con esperienza e tanti giovani. Questo è importante perché vedere ragazzi che si vogliono impegnare dà fiducia e speranza: la nostra lista nasce in un percorso nazionale e cerca di ripercorrere l’esempio De Magistris». A supportare Sebastio anche Ernesto D’Eri, attuale consigliere comunale votato con Italia dei Valori e altri esponenti come la storica dell’arte Stefania Castellana o il ricercatore Salvatore Romeo.
A parlare, poi, è stato lo stesso candidato sindaco Franco Sebastio.
Molti gli argomenti toccati che delineano meglio alcune strade del movimento: «Ho notato che i simboli dei partiti canonici sono spariti in questa campagna elettorale evidentemente perché le forze politiche dopo decenni avevano interesse a inabissarsi. C’è un proliferare di liste civiche ma parecchi si stanno nascondendo dietro una foglia di fico in maniera ipocrita. Forza Italia non esiste ma Forza Taranto sì: mi chiedo cosa cambi».
Dopo la stoccata a Stefania Baldassari, lo stesso ex magistrato ha precisato: «Io dico che i partiti rappresentano il sale della politica ma noi abbiamo fatto una scelta. Non respingiamo a priori una collaborazione con i partiti, la propensione al dialogo è grande ma dei paletti li mettiamo. Conta una pregiudiziale e cioè abbiamo scelto di non voler parlare con chi ha contribuito a ridurre la città in questo stato. Ci sono stati dialoghi con Sinistra Italiana e Vincenzo Fornaro. Il nostro intento non è conquistare poltrone per comandare. I problemi sono tanti e prima di trovare le persone abbiamo stilato un programma».
Sebastio ha lanciato quindi un appello al mondo ambientalista rappresentato dal candidato sindaco Vincenzo Fornaro ma resta difficile pensare a un lieto fine. Almeno alle condizioni attuali. Tra le più importanti c’è una prerogativa dei programmi, la questione madre sulla quale si discostano molto: per Ilva il movimento di Sebastio - sostenuto anche dalla Fiom - propone “una vigilata ambientalizzazione” mentre Fornaro è per una chiusura delle fonti inquinanti con relativa riqualificazione. E poi nelle rispettive liste ci sono rappresentanti politici che in passato hanno avuto duri scontri: l’ex assessore comunale all’Ambiente Vincenzo Baio e l’ex consigliere comunale Angelo Bonelli. In mezzo potrebbe esserci Sinistra Italiana in un ruolo conciliante ma restano parecchi punti interrogativi.
«La nostra ambizione sarà di avviare un risanamento in tutti i settori che abbiamo individuato - ha concluso Franco Sebastio - Ci deve essere una squadra di comando adatta.
Quotidiano Di Puglia