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Incassa i primi consensi la scelta della Provincia di Taranto di avvalersi del supporto di Asset, l’Agenzia strategica della Regione Puglia per lo sviluppo ecosostenibile del territorio, per mandare avanti il progetto della strada Regionale 8. Si tratta dell’alternativa viaria alla litoranea salentina che permetterà non solo una migliore mobilità in quell’area ma anche di rilanciarne le potenzialità turistiche.
L'iter
Il progetto, evocato da qualche decennio, è corposo. Poco meno di 200 milioni di euro di importo complessivo, 10 milioni per la progettazione già disponibili, altri 122 deliberati dal Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, ma cantieri ancora lontani dall’aprirsi. E in più, il rischio di perdere i fondi a fine anno. Ora l’utilizzo di Asset da parte della Provincia dovrebbe dare una scossa all’iter tecnico relativamente al progetto da mandare in appalto. Un punto di situazione si terrà domani alle 12 in Provincia.
«L’anno scorso, a giugno, fui promotore di una riunione a Bari con tutti gli attori. C’erano il presidente Michele Emiliano, i consiglieri regionali tarantini delle varie forze politiche, l’Asset, e già lì avevo intuito che c’erano problemi e che la Provincia non avrebbe potuto fare questo bando da sola - dice Vincenzo Di Gregorio, consigliere regionale Pd e componente delle commissioni Bilancio e Sanità -.
«Siamo felici che finalmente la Provincia di Taranto, con un atto intelligente da parte del vicepresidente Alfredo Longo, sindaco di Maruggio, abbia chiesto l’assistenza tecnica ad Asset - commenta Mino Borraccino, consigliere del presidente Emiliano per il Piano Taranto -. Ci spiace soltanto che questo sia avvenuto dopo molti anni. A novembre 2019, in un’assemblea pubblica a Taranto, sia io, all’epoca assessore regionale allo Sviluppo economico, che Gianni Giannini, assessore regionale alle Infrastrutture, proponemmo l’assistenza tecnica di Asset, perché consapevoli che la Provincia di Taranto non disponeva di personale tecnico sufficiente, anche a causa della riforma Del Rio che aveva falcidiato le Province, per poter continuare quest’opera in tempi veloci». «Purtroppo l’allora e attuale presidente Gugliotti - prosegue Borraccino - non rispose al nostro invito pur rimarcando che la stazione appaltante sarebbe rimasta la Provincia di Taranto. In quell’occasione noi prendemmo l’impegno che entro il 2020, cioè entro 13 mesi da quel momento, l’opera sarebbe stata appaltata. Assistiamo invece, dopo oltre 3 anni e mezzo, al quasi immobilismo». «Ben venga quest’aiuto - sostiene Borraccino - ma si poteva fare molto prima e il cantiere oggi sarebbe stato certamente già avviato. Come si dice, meglio tardi che mai».
Mattia Giorno, per il Pd, chiosa dicendo che «la strada regionale 8 è un’altra prova delle chiacchiere del centrodestra quando parla del ruolo schiacciante di Bari su Taranto. Loro che ad un notaio di Bari hanno depositato le firme delle dimissioni i 17 consiglieri comunali di Taranto e che hanno preso a Bari il direttore generale della Provincia di Taranto. Mentre adesso per i grandi cantieri come Palazzo Frisini e strada regionale 8, la Provincia si affida ad Asset. Quell’Agenzia che il centrodestra contesta un giorno sì e l’altro pure a proposito dei Giochi del Mediterraneo dicendo che non sono i Giochi di Taranto. Ma dimenticano che anche le Olimpiadi Milano-Cortina sono su due regioni e diversi comuni e che i Giochi del Mediterraneo di anni fa a Bari non coinvolsero solo il capoluogo regionale». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia