Ex Ilva, la società al Governo: «Se prosegue il no alla vendita dei prodotti, pronti a mettere in cassa gli operai fermi»

Ex Ilva, la società al Governo: «Se prosegue il no alla vendita dei prodotti, pronti a mettere in cassa gli operai fermi»
«È nostro dovere informarvi che, qualora l'ordinanza dovesse essere prorogata oltre il 3 aprile, saremo costretti a prendere in considerazione tutte le misure per...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«È nostro dovere informarvi che, qualora l'ordinanza dovesse essere prorogata oltre il 3 aprile, saremo costretti a prendere in considerazione tutte le misure per salvaguardare la nostra società compreso l'avvio delle operazioni di messa in stand-by dell'intera area a caldo dello stabilimento di Taranto nonché la collocazione in cassa integrazione di tutta la forza lavoro il cui impiego non è necessario per svolgere tali operazioni».

Così recita una lettera di ArcelorMittal inviata al premier Conte e ad altri ministri del governo. Il riferimento è all'ordinanza del prefetto di Taranto che ha sospeso la vendita dei prodotti finiti alla multinazionale in seguito al dpcm che consente agli stabilimenti a ciclo continuo di produrre. «Abbiamo mostrato al prefetto una lettera in cui l’ad Morselli di ArcelorMittal smentisce i tecnici dell’azienda (secondo cui non si può mettere la fabbrica al minimo) - è il commento di Francesco Rizzo, coordinatore di Usb - la condizione di stand by è quello che stiamo chiedendo da oltre 20 giorni: significherebbe la messa in sicurezza degli impianti, con il minimo della forza lavoro in fabbrica senza produzione». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia