FRANCAVILLA FONTANA Le società di serie C, con tutta probabilità, non aderiranno al protocollo sanitario con cui la Figc ipotizza la ripresa a giugno...
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Tutti protesi più a far rialzare le proprie aziende e i propri dipendenti, per motivazioni anche morali, in questo periodo di pandemia virale, che ad organizzare una non conveniente ripresa del campionato. E su questi punti, il presidente della Virtus Francavilla, Antonio Magrì, peraltro imprenditore, ha sempre sostenuto detto che è meglio chiudere qui al stagione. «Credo che questo protocollo - ha detto Magrì - possa andare bene per le squadre di serie A. Invece, credo che sia molto difficile applicarlo in serie C, in una situazione di estrema difficoltà come quella che stiamo vivendo». E Magrì esplicita ancora meglio la sua posizione, peraltro già ribadita più volte. «La posizione - ha continuato il presidente della Virtus - è quella già espressa in precedenza. Cioè noi pensiamo che sia meglio dichiarare chiuso questo campionato perché non ci sono né le condizioni sanitarie, né quelle economiche per poter riprendere ad allenarsi e a giocare. Esprimeremo questa posizione nella prossima Assemblea di Lega, insieme a tutte le altre squadre, e si deciderà tutti insieme il da farsi».
Nei giorni scorsi, Magrì e l’intera la Lega Pro, avevano sostenuto l’importanza di assumere decisioni condivise. Ora, però, si sta creando un solco ancora più profondo tra serie A e serie C. In attesa, tra l’altro, delle decisioni vincolanti del Governo.
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Quotidiano Di Puglia