Ripescaggi, dalla B alla C è ancora caos. Il Nardò resta alla finestra

Ripescaggi, dalla B alla C è ancora caos. Il Nardò resta alla finestra
Solita estate all’italiana. Come ogni anno, l’inizio della stagione è piena di carte, intoppi burocratici, valutazioni e colpi di scena che - come se tutto...

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Solita estate all’italiana. Come ogni anno, l’inizio della stagione è piena di carte, intoppi burocratici, valutazioni e colpi di scena che - come se tutto questo fosse normale - ritarda le procedure, le strategie dei club e rimanda l’appuntamento con le certezze. Quante ne abbiamo viste e sentite negli ultimi anni? Tante, anche troppe. Il caso Lecco è solo l’ultimo in ordine temporale. Cinquant’anni dopo l’ultima volta i lombardi sono tornati in Serie B: può una pec arrivata in ritardo distruggere la festa e le emozioni di una città intera? Sarebbe paradossale. Soprattutto alla luce del tempo ristretto per consegnare tutta la documentazione utile, considerato che solo una settimana fa si è disputata la finale playoff di Serie C. E poi c’è la Reggina, da tempo considerata fuori dai giochi per i problemi economici e penalizzata anche nella classifica del campionato appena concluso, ma pronta al cambio societario. Stando a quanto trapela, comunque, la Lega B che due giorni fa ha confermato la volontà di continuare con un format a 20 squadre (oltre a introdurre dal prossimo anno il calendario asimmetrico e cioè con il girone di ritorno non coincidente con quello d’andata) e sembrerebbe orientata all’ammissione al prossimo campionato sia del Lecco, sia della Reggina. La neo-promossa, in particolare, giocherà all’Euganeo di Padova, in attesa che vengano completati i lavori di adeguamento del Rigamonti-Ceppi. Ma Brescia e Perugia non ci stanno. In particolare, le “rondinelle” sarebbero la prima squadra ad essere riammessa in Serie B qualora una delle squadre “sotto inchiesta” dovesse essere esclusa. Il regolamento, infatti, prevede che si proceda prima con le riammissioni, poi con i ripescaggi: in quest’ordine, dunque, la graduatoria stilata dall’ultima classifica è la seguente: Brescia, Perugia, Spal e Benevento. Nonostante questo, però, gli umbri spingono e attraverso un comunicato hanno alzato la voce: “Ci sono i regolamenti e, visto che questo club li ha sempre rispettati, siamo convinti che saremo tutelati dalla Figc e dalla Lega B per essere riammessi perché a nostro avviso Reggina e Lecco non hanno titolo all’iscrizione”.


Comunque date e scadenze: entro venerdì la Covisoc analizzerà tutte le iscrizioni, mentre una settimana dopo ci sarà il Consiglio Federale della Figc che determinerà tutte le squadre partecipanti ai campionati pro’. Un effetto a cascata che si riflette anche in Serie C, al momento paralizzata anche per capire se possa esserci un effetto domino o meno. Con il Pordenone che ha rinunciato spontaneamente alla Lega Pro (quindi ripartirà con la stessa matricola dalla Serie D), sono 59 ufficialmente le società che hanno presentato tutta la documentazione utile: quella del Siena, incompleta, fa di quello bianconero il secondo club estromesso. Ma anche in questo caso bisognerà attendere la Covisoc: il 30 si saprà di eventuali ulteriori esclusioni. Di sicuro c’è che il Mantova (riammissione, prima in graduatoria) prende il posto del Pordenone, mentre l’Atalanta Under 23 (attraverso il ripescaggio, che avviene in presenza di esclusioni) quello del Siena. Per quanto riguarda i criteri, l’ordine è il seguente: prima la squadra B dell’Atalanta, poi l’Alcione (ha più punti in graduatoria rispetto al Nardò), poi una retrocessa dell’ultima C, poi una squadra B di Serie A (ma probabilmente non ci sarà alcuna richiesta) e poi il Nardò. Per i salentini, quindi, la strada è in salita, ma molto se ne saprà venerdì quando la Covisoc sentenzierà sulla regolarità delle iscrizioni. E non sono esclusi colpi di scena. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia